Il Diario di Disco Club
Diario del 4 settembre
Incominciamo con gli aggiornamenti. Sabato Dario si è fatto coraggio e ha detto al pluriespulso che sarebbe stata l’ora di cambiarsi la camicia hawaiana. Per due giorni non lo abbiamo visto. “Si è offeso” era la nostra speranza, vana. Oggi vedo spuntare da in fondo ai portici la camicia (ormai è lei che porta lui e non viceversa). Cinquanta giorni consecutivi (e altrettanto i calzoni corti!) non sono il suo record assoluto (con le t-shirts fa di meglio), ma questa camiciola è di materiale sintetico e l’effetto olfattivo è degno di un cane bagnato finito in un bidone della spazzatura. Passiamo a Walter, l’altro ieri ha chiamato 18 volte (anche questo è un record), ovviamente non gli ho mai risposto. Ieri arriva, anche questa volta mi guarda di sottecchi e mi chiede “Sei arrabbiato con me?”, ribadisco quello che gli ho urlato l’altro giorno “Sììììììì, devi smetterla di continuare a telefonare”, lui sembra un bambino dopo una sgridata e mi chiede “Ma mi vuoi bene?”, come faccio a resistergli, non è mica colpa sua se è stundaio, “Sì, ti voglio bene”. Mi abbraccia contento, si precipita a prendere l’ennesimo cd di Dio (che sicuramente ha già), costa 9,90€, invece del solito sconto mi vuole dare 10€, non posso, rifiuto e glielo metto 9€. Oggi niente telefonate.
Ecco poi una coppia mai vista, lui dà l’impressione di essere un metallaro ex tossico, secco e mal in arnese, lei una specie di balena bianca, compreso l’abito traforato dal quale fa capolino una bella ciccia. Chiede a Dario un cd degli Iron Maiden e confessa “Lo avevo già, ma la mia amica me lo ha buttato via”. Lo prende e si avvicina alla cassa per pagarlo, anzi per farselo pagare dall’amica. Un improvviso urlo sgorga da quella montagna di carne “Nooo! Non prendere! Quello è il maligno” con un accento russo da film comico, glielo strappa di mano e continua “Perché devi prendere quello, è il diavolo. Prendi musica bella, Ramazzotti, Bocelli”. Questo ci porta decisamente dalla parte del nostro connazionale, che cede, molla gli Iron, ma non cede completamente, passa ai Pink Floyd. Ci lascia al seguito della sua matrioska gigante, ma con un sorrisino come a dire “Sì in fondo l’ho fregata, non ho preso gli Iron, ma nemmeno quelle zozzerie che piacciono a lei”.
Diario del 27 agosto
Breve riepilogo. Il Pluriespulso si presenta con la solita camicia (direi 42 giorni consecutivi, ancora lontano dal record). Lo accolgo con una spruzzata del deodorante disinfettante. Non se ne accorge, ma quel profumo lo deve irritare, se ne va quasi subito. Esperimento da ripetere.
Walter, oggi dieci telefonate col cellulare, poi prova a fregarmi, chiama con un fisso, memorizzato anche questo. Conclude la giornata con dodici tentativi infruttuosi.
L'ho evocato ieri, dicendo che era stato l'unico assente, e subito mi punisce e si lancia in uno sproloquio con un altro cliente ignaro delle sue capacità di "rottura". Parlano degli artisti anni sessanta, da Syd Barrett a Brian Jones, e conclude "Adesso c'è la moda dei vinili, all'epoca del lsd", insomma sempre droghe.
In chiusura si presenta un nuovo cliente, non come età; parte in quarta, "Ho da chiederle un'informazione. Nel 1992 è uscito un disco di Madonna con tutte canzoni nuove. Io sono riuscito ad avere l'edizione limitata, me la sono fatta spedire, oltre al vinile c'era un libro in una confezione metallica. Il disco l'ho regalato, non mi interessava. Il libro è l'unico scritto da Madonna e parla di sesso, di come lei scopava...", stoppato, prima che si lanci in altri particolari a luci rosse, "Non doveva buttare via il disco, ai collezionisti interessano le edizioni complete". Lo demoralizzo, se ne va, borbottando "i collezionisti" in maniera un po' dispregiativa. In realtà se lo avesse proposto all'onanistsingle club del negozio avrebbe potuto spuntare una bella cifra, sì, ma io cosa ci avrei guadagnato? Meglio che spendano in dischi, la vista ce l'hanno già abbastanza debole.