Il Diario di Disco Club
Diario del 2 aprile
Telefono, "Discoocluuub", "Scusi, non riesco a trovarvi, ma dove siete?", glielo spiego e dopo 52 secondi entra un quarantenne, "Ero qui davanti, non vi vedevo". Compra quello che cercava e prima di andarsene mi chiede, "Com'è?", non so cosa intenda, forse oggi sono più pallido del solito, lui precisa, "Se ne vendono cd?", in realtà non è una domanda, ma un'affermazione dubitativa; cerco di rispondere, "Beh...", ma lui precisa ulteriormente la sua idea, "E sì i giovani scaricano", e se ne va. La colpa dei mancati incassi è dei giovani che scaricano o di quelli come lui che in più di 40 anni di vita non hanno mai trovato la strada per andare a comprare da Disco Club che, di anni, ne ha 50, 3 mesi, 2 settimane?
Telefono, "Discooocluuuub", "Un'informazione, devo fare un regalo a una signora che dopodomani compie 100 anni, ne avete di quei dischi rotondi con canzoni di quando era giovane?". Effettivamente quando la quasi centenaria era giovane i dischi erano rotondi, adesso sono quadrati, esagonali, ottagonali e i più rari triangolari.
Vecchietto con mano tremolante mostra a Dario un foglietto scritto dalla moglie con mano tremolante; c'è scritto "Bob Dylan, iraniano, biondo" e lui aggiunge, "Non sappiamo il nome", Dario "E il titolo della canzone?", "Nemmeno quello, lo abbiamo visto a un canale della Rai". Ovviamente non lo abbiamo, però lo cerchiamo su youtube e lo troviamo, anche se non è molto biondo: si chiama Namjoo!
Questa sera, mentre sono seduto alla scrivania, sento uno strano rumore, come un lamento. Non capisco da dove venga, sembra dal cassetto, lo socchiudo e sento una voce soffocata, "Testa di cocomero", "Ou, chi sei?", "Sono il Diario, mi hai chiuso qui il 7 marzo e ti sei dimenticato di me, a momenti soffoco". Ha ragione è quasi un mese che non scrivo sulle sue pagine. Ricominciamo.
Diario del 1 aprile (non è uno scherzo)
Telefono, "Discoocluuub", signora "Con chi parlo?", deve essere sorda, ripeto, "DISCOOOCLUUUUB", capisce, "Avete dischi di classica?", "No, provi da Feltrinelli", "Ho cercato, ma non c'è sull'elenco telefonico. Mi sa dare lei il numero?", "Non ho l'elenco telefonico".
Telefono, "Discooocluuuub", anche questa volta una signora, "Avete la serie tv...", la interrompo "Vendo dischi", ma lei, "Sì, appunto, la serie intitolata..", la ri-interrompo, "Non teniamo dvd", lei, "Ma...", io, "No, vendiamo musica non film!", "Ma vaffanculo!", chi è stato a urlarlo? Non io, ma nemmeno la signora al telefono, è stato Maurizio il Maratoneta, che, presente alla telefonata, ha apostrofato in questa maniera la "telefonista", meno male che lei aveva già posato, altrimenti poteva pensare che fossi stato io, anche se, a dire il vero, quasi quasi....
Telefono, "Discooocluuuub", questa volta è un uomo, "Vorrei il cd di Ronna", "Ronna? Non la conosco", "Sì, quel cantautore, quello che ha fatto La Forza Di Dire Si", che poi è Ron. Ronna chi sarà, la moglie?
Ancora difficoltà ad azzeccare il nome del cantante, questa volta è un anziano, un po' buzzurro, "Cerco la canzone di quel genovese, che l'ha cantata anche Andy Williams, nel titolo c'è 'mondo', belin, non lo conosce?", io, "Non mi ricordo una canzone di un genovese cantata da Williams", lui si spazientisce, "Ma sì, quello buliccio (dice proprio così) che poi è anche morto", "Ah, Il mio mondo di Umberto Bindi", "Quello, ci voleva tanto. Ce l'ha?", "No". Non mi saluta nemmeno, se ne va. Le indicazioni erano più o meno precise (genovese, mondo, cantautore, buliccio, morto), ma continuo a pensare che non sia stato Andy Williams a fare la versione inglese della canzone, bensì Cilla Black.