Jazz
Non incide spesso, Mirko Signorile, ma quando lo fa lascia il segno. “Clessidra” era del 2009, “Magnolia” del 2012. Il primo consiglio da fornire ad appassionati (non necessariamente di estrazione jazzofila) è di abbandonare qualsiasi tentazione di snobistica alzata di sopracciglio. Se il pianismo diretto, intenso ed emotivo di Esbjörn Svensson con il suo E.S.T. Trio vi ha lasciato un segno nell'anima, se oggi siete alla ricerca di un qualche erede di quella miscela incantata che metteva d'accordo indie e alt rock rock e jazz della contemporaneità, come per certi versi va facendo Tingvall, allora ascoltatevi questo lavoro del pianista pugliese, in quartetto: ce l'abbiamo in casa, l'erede di Svensson. Open Your Sky ( “apri il tuo cielo”: una bella citazione da Nelson Mandela) offre temi belli, memorabili, quasi sempre di delicata malinconia, che acchiappano al primo ascolto, per via di linee melodiche semplici e spumeggianti, un'accattivante segno ritmico, spesso a base di note ribattute, una grinta tutta “rock” nel suono, un po' come quando Emerson poteva contare sul controllato volume di fuoco isoritmico di Lake e Palmer, ma senza orpelli decorativi. Mica poco, dunque. (Guido Festinese)
Se esistessero ancora i gloriosi Aktuala di qualche decennio fa, probabilmente sarebbero approdati a una musica simile a quella contenuta nelle diciannove splendide tracce che tutte assieme compongono Ossigeno. Gianluca Alesini con il suo parterre di sassofoni usati come se fossero ance popolari, alla Jan Garbarek, o anche un po' sulla scia di Charles Lloyd non incide spesso: quando lo fa aspettatevi meraviglie, e vedrete vacillare la supponenza di chi crede sia già stato detto tutto e il contrario di tutto nelle musiche di estrazione jazz con ampi riferimenti mediterranei ed etnici in genere. Qui il soffio fatato di Alesini, a volte impegnato anche sulle telluriche timbriche di un clarinetto basso, dialoga incessantemente con le percussioni arcane e un po' magiche di Massimiliano Di Loreto, che porta in dote anche il piano a pollice africano, la mbira, tocchi ben dosati di elettronica, una chitarra. Brani nati all'impronta, costruiti su affascinanti percorsi modali inventati estemporaneamente, in cui immergersi come in un amnios rassicurante e sorprendente assieme. (Guido Festinese)
Altri articoli...
- EMILE PARISIEN - Sfumato
- PAOLO FRESU & URI CAINE - Two Minuettos
- TRIO BOBO - Pepper Games
- DAVE BRUBECK - Jazz at the College of the Pacific
- SONNY ROLLINS - Complete 1957- 62 Studio Recordings
- JOHN ABERCROMBIE QUARTET - Up And Coming
- GIULIANI/BIONDINI/PIETROPAOLI/RABBIA - Cinema Italia
- GAETANO LIGUORI - Un pianoforte per i giusti
- GIROTTO/DE MATTIA/CESSELLI/KAUČIČ - Il sogno di una cosa
- DAVE DOUGLAS & FRANK WOESTE – Dada People
- JIM BLACK - Malamute
- E.S.T. - Symphony
I più letti
- Il 19 dicembre 1965 nasce a Genova il negozio di dischi più vecchio della città: Disco Club.
- 23 aprile 2022 - 15 anni di Record Store Day
- THE BEATLES
- DISCO DELL'ANNO 2012
- DISCO DELL'ANNO DI DISCO CLUB 2009 - Le Playlist
- DESIERTOS - La Spagna e i luoghi del western
- CLOCK DVA - Post Sign
- MARK-ALMOND - Una band leggendaria e misteriosa
- DISCO DELL'ANNO 2013 - Classifica provvisoria e liste
- BLUR - All The People Blur Live At Hyde Park