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Rock Monografie MARK-ALMOND - Una band leggendaria e misteriosa
 

MARK-ALMOND - Una band leggendaria e misteriosa Hot

ImageNel 1970 due top musicisti inglesi: Jon Mark, raffinato chitarrista acustico "fingerstyle" e cantante, Johnny Almond, sax alto, tenore e flauto, lasciano i Bluesbreakers di John Mayall con il quale avevano realizzato due albums, l'introspettivo "Empty Rooms" e lo strepitoso live "The Turning Point" per formare la propria band, appunto la Mark-Almond Band, e realizzare nel 1971 l'omonimo album di esordio. E' un album epocale che farà scuola anche se oggi è in gran parte dimenticato. Li affiancano altri due top musicisti inglesi: il genietto tastierista Tommy Eyre e lo specialista fretless bass Roger Sutton. All'iniziale "The Ghetto" e "The City" a "Tramp And The Young Girl" seguono "Love" e la conclusiva "Song For You". Sono due facciate di tonalità morbide, soffuse, vellutate e jazzate, dominate dalla voce calda e profonda di Jon Mark contrappuntata dagli interventi sempre misurati e pertinenti di Johnny Almond e di Tommy Eyre. Il disco è stupendo; raramente il rock aveva toccato vertici di tale profondità introspettiva. La critica li esalta; la band vola sulle ali del successo per un lungo tour negli U.S.A. e per il secondo album arruola un nome leggendario del jazz: lo storico batterista di Charles Mingus, Dannie Richmond. Si ripetono con Mark Almond II un altro disco imperdibile. La loro carriera prosegue nei settanta con ottimi responsi di critica ed alcuni buonissimi albums degni di ascolto. "Rising", "Mark-Almond 73", ma soprattutto gli eccellenti "To The Heart" e "Other People's Rooms" due dischi realmente deliziosi. Chiudono con l'epitaffio "The Last & Live" a suggellare il broke-up del 1978.

 

ImageNel 1980 peraltro si ricomporranno per "Tuesday In New Tork" e a grande richiesta dei fans all over the world nei '90 per "Hot Night" e "Night Music" due albums di rarefatte atmosfere notturne da ascoltare nelle wee small hours. Segnalo per chiudere i due album solo di Jon Mark "Songs For A Friend" e "The Lady And The Artist" due gioielli rigorosamente acustici, nonchè i due album di Johnny Almond "Patent Pending" e "Hollywood Blues" di jazz mainstream. Infine, nato dalle costole di Mark-Almond vale la pena segnalare il gruppo formato nel 1972 dai transfughi Eyre e Sutton, i Riff Raff e i loro negletti e dimenticati "Outside Looking In" e "Riff Raff" permeati comunque intensamente delle magiche atmosfere mark-almondiane. Io personalmente posseggo tutti questi dischi da circa trent’anni sia in vinile originale (tutti) che nelle ristampe CD (a eccezione dei due di Almond) e non posso che consigliare l'accanita ricerca delle incisioni di Mark-Almond, una band leggendaria e misteriosa da recuperare e rivalutare completamente. (Nanni Iguera)

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MARK-ALMOND - Una band leggendaria e misteriosa 2022-06-08 20:43:48 stefano orlandi
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10
Opinione inserita da stefano orlandi    08 Giugno, 2022

mark-almond band

Nel 1974 avevo 16 anni. Mio fratello più grande aveva comprato questi dischi (I II e Rising) che all'epoca non mi piacevano molto. Mi piaceva come suonava la chitarra avevo imparato what am i living for che mi pareva la cosa migliore. Mi sono tornati in mente ora a distanza di quasi 50 anni. Riscoltandoli mi sembrano veramente bravi, peccato sia difficile trovare tutti i testi. E' stata una piacevole riscoperta, mi vado a cercare gli altri dischi che non ho mai sentito. Una grande band dimenticata, proprio vero.

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MARK-ALMOND - Una band leggendaria e misteriosa 2016-11-04 13:42:46 Ezio Claudio Ostellino
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20
Opinione inserita da Ezio Claudio Ostellino    04 Novembre, 2016

IL rock jazzato e soffuso della notte di Jon Mark e Johnny Almond .

La Città, il ghetto le strade con i rumori che si trasformano in musica e la musica si trasforma in cristalli percettivi emotivi: una musica splendida che passa attraverso un background musicale recuperando atmosfere classiche con la bella VIvaldi Song di Michael Franks nel 1978 rock più acido e morbido con la bella versione di Joel New York State of Mind /the city . Da ascoltare con le cuffie in casa o in viaggio anche per quei dimenticati album dei '90 di Jon Mark in cui le atmosfere rarefatte stile Windham Hill new age si confondono con la poesia musicale degli arrangiamenti sobri e bellissimi. Poesia Pura ed emozione profonda nel ricordo anche del grande sassofonista Almond ormai scomparso da non dimenticare. Very Good

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