Jazz
Il primo disco in piano solo di Keith Jarrett è del 1971, “Facing You”. Due anni dopo con “Bremen/Lausanne” inizia la lunga teoria di live che oggi arriva al suo quattordicesimo capitolo con questo quadruplo album che raggruppa i concerti dell’ottobre 1996 in Italia, a Modena, Ferrara, Torino e Genova. Da tempo ormai, la produzione jazzistica del pianista di Allentown si sviluppa in questa forma o nella registrazione delle esibizioni con lo ‘Standard’ trio con Gary Peacock e Jack De Johnette (unica eccezione i dischi con Charlie Haden del 2007). Al di là di un’intenzione celebratoria ed enciclopedica (ma questa è una tendenza discografica della nostra epoca, basti pensare alla “Bootleg Series” di Dylan o a Springsteen che rende disponibili tutti i live dei suoi tour sul sito), per Jarrett il jazz, perlomeno il suo, è possibile esclusivamente in queste due forme, in una tensione improvvisativa che diventa composizione in tempo reale, in un flusso senza soluzione di continuità.
E' sempre una bella notizia, quando si scopre che un musicista navigato e con un carnet di registrazioni impressionante, oltre centocinquanta lavori, sceglie per il suo nuovo disco di lavorare solo con musicisti che di anni ne hanno meno della metà dei suoi. Paolino Dalla Porta, classe 1956, contrabbassista eccelso e compositore è l'uomo che gli Oregon di Ralph Towner hanno scelto, nel 2015, per continuare il loro impressionante viaggio tra jazz e sonorità folk. Ma suona anche con Fresu, con Tracanna, con Rubino, con Battaglia: ovunque si muova musica vera. I dischi a suo nome sono pochi, e ora possiamo aggiungere all'esiguo carnet questo splendido “Quartetto delle svolte del futuro”, con il sax tenore venato di inflessioni blues di Nicolò Ricci, la chitarra spesso friselliana di Dario Trapani, la batteria di Riccardo Chiaberta. Gente che farà strada. E che qui suona con evidente passione brani che sanno di storia del jazz, alludendo ora a questo, ora a quel momento o musicista, riuscendo nel miracolo di suonare freschissimi. E alzi la mano chi non ritroverà il Perigeo e gli Area con l'iniziale Campo Magnetico. (Guido Festinese)
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