Il Diario di Disco Club

Valutazione Autore
 
0
Valutazione Utenti
 
1 (1)

Diario del 1 febbraio
Col primo gennaio è incominciato il sesto campionato dei Big Clienti. Cosa è? Me lo sono inventato a gennaio 2017 per incentivare gli acquisti dei clienti abituali. Ogni volta che comprano segno la cifra, ovviamente a fine anno vince chi ha più speso. Il primo anno lo ha stravinto un professore dell'Università di Genova , di lettere, gli altri quattro ancora un professore di Università, questa volta di Matematica: il Matematico, famoso protagonista del Diario.
Durante l'anno cerco di aizzarli uno contro l'altro, del tipo "Guarda che Massimo ti ha superato" oppure "Ti mancano cento euro e sei secondo". Oppure li ricatto minacciando di informare le consorti sulle loro spese, "Se continui a scendere in classifica, chiederò a tua moglie se ti ha tagliato i viveri, visto che l'anno precedente avevi speso 5.000€", urlo di dolore "No, sei matto? Ho fatto una fatica tremenda a far entrare in casa i dischi e tu mi sputtani così?".
Guardando le classifiche passate ho visto che ci sono, oltre agli storici sempre presenti, delle meteore, tra loro anche il Rompipalle n.1 che nel 2018 è finito addirittura nella top ten di fine anno.
"Com'è possibile" -chiederete voi- "se non gli rivolgi nemmeno la parola?". Il fattaccio è avvenuto l'anno successivo, prima non gli parlavo molto e, quando faceva un ordine, appena uscito glielo cancellavo. Allora? Ecco cosa è successo all'inizio del 2018: il Rompipalle n.1 ha preso gli arretrati della pensione. "Pensione?, ma non ha l'età", effettivamente è stato prepensionato di 15 anni; "faceva forse un lavoro usurante?", di mestiere ne faceva uno solo (e fa), quello del rompipalle, che è sì usurante, ma non per lui, bensì per noi negozianti.
Quest'anno l'attacco al primato del Matematico viene per la prima volta da due giovani, uno in particolare è stato per quasi tutto il mese di gennaio davanti al campione, che la settimana scorsa ha dovuto raddoppiare gli acquisti per riconquistare la vetta; mentre gli facevo il conto, arrivato a due box cari, glieli ho scontati, ma lui mi ha bloccato, "Non esagerare con gli sconti, che va a finire che quello mi supera!". Effettivamente oggi il giovane si è rimesso davanti, devo scrivere al Matematico che corra a provvedere a un congruo acquisto...

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Diario del 31 gennaio
Un professore del basso Piemonte è nostro cliente da anni, anche se non passa spesso e quelle poche volte un po' brillo. Oggi, mentre gira alla ricerca di acquisti, riceve una telefonata, guarda il nome e non sembra troppo contento di leggere chi lo chiama, ci pensa un attimo poi risponde, "Ciao, no, sono ancora al Provveditorato, e sì è una cosa lunga, ne abbiamo ancora per un bel po'. Niente, figurati, ciao, ciao". Posa e continua il suo giro, effettivamente è una cosa lunga.
Due ragazzi entrano per vedere dei vinili, genericamente, niente in particolare. Sembrano molto ammirati, poi si trasferiscono nel reparto usato e anche lì la vista dei lp li esalta; quando escono uno di loro dice ad Andrea "Ti ringrazio, hai proprio un bel museo". Ecco perché non hanno comprato niente, pensavano fosse un museo!
Telefonata. "Discooocluuuub", ragazzina "Cerco il vinile Am degli Arctic Monkeys", "Lo abbiamo", "Potrei prenotarlo? Vengo a prenderlo domenica", "No, domenica non tengo aperto solo per vendere il lp degli Arctic Monkeys", ci rimane male "Ah, scusi, buongiorno". C'è rimasta male poverina; ma il giorno dopo viene una signora con un foglietto in mano "Ha questo disco?", leggo "AM degli Arctic Monkeys". Pensavo di aver perso una vendita per aver voluto fare lo spiritoso, invece no.
Altra telefonata "Discooocluuuub", ragazzo "Vendete dischi?", "Direi di Sì" e lui "Quelli per la macchina?"...
Altro ragazzo, "Senta io ho comprato il lp di Fronte del palco di Vasco, ma ha due lati uguali", "Portalo che lo cambiamo", "No, non voglio cambiarlo, non l'ho preso nemmeno da voi. Non vale qualcosa? Non credo che ce ne siano molti così, è una rarità", "Più che altro è difettoso, non è mica un francobollo come il famoso Gronchi rosa. Chi vuoi che lo voglia?". Non lo convinco, "Io me lo tengo, non si sa mai".
Un vecchio cliente, anche se ancora giovane, è passato recentemente al vinile. Ogni volta che compra un disco, mi dice "Guarda è concavo". All'ennesima volta gli dico "Hai provato a girarlo dall'altra parte", lui perplesso "Perché?", io "Guarda, dall'altra parte è convesso".

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Diario del 21 gennaio

Non grandi clienti oggi in negozio.
Il primo compra un cd e prima di uscire ci tiene a precisare, "Due anni fa ho preso Iglesias, l'anno scorso Aznavour e quest'anno Ramazzotti. Sono alla ricerca di cose vecchie".
Secondo, entra e mi saluta come se fossimo buoni amici, "Ciao, è qualche anno che non passo. Vedi che ogni tanto mi ricordo di te e vengo a trovarti?"; fa un rapido (per fortuna) giro e prima di andarsene mi dice "Cerco musica di nicchia". Speriamo che perda la memoria...
Terzo, "Mi hanno chiesto un cd di Morricone, ma cantato", penso subito al Volo e, siccome non c'è Dario che avrebbe risposto "Purtroppo è finito, ma, se le fa piacere, le dico quando può arrivare", posso rispondere tranquillamente "Il Volo non lo teniamo!" (che soddisfazione). In realtà lui vuole qualcos'altro, non il Volo, ma non sa cosa. Ha una domanda di riserva "Una raccolta di Lucio Battista?". Cesare Battisti me lo avevano già chiesto, ma Lucio Battista no.
Quarto, "Vorrei una raccolta con i pezzi migliori di Mario Merola in lp", "Non ne abbiamo e penso che sia un po' difficile trovarli nuovi", lui è sorpreso "Avevo letto che c'è un rilancio del vinile", io "Sì, ma non di Merola...".
Quinta, tocca a una donna, "Cerco un 45giri in cd di...", la blocco "Alt, resettiamo tutto, torni indietro e ripeta la domanda".
Sesto, se la tira da saccentone "Cerco i cd di un piccolo produttore di Padova. Fa raccolte sia in cd, sia su pennetta, classica e leggera, ma di qualità". Insomma il Gianni Tassio di Padova.

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Diario del 9 novembre
Finito, o quasi, il lavoro per il libro Il Mondo visto da Disco Club, torniamo a parlare dei nostri clienti, o quasi.
Oggi è di moda il 28r, reparto usato. Alle 10,30 entra un cliente (mi devo ripetere, o quasi), "Di là non c'è nessuno?", "Vai a vedere", lui "E' chiuso", io "Allora non c'è", lui "Mi dai il numero di telefono così lo chiamo", io "Se non c'è come fa a risponderti?", lui "Mi dai il cellulare?", io "Non ce l'ho" (bugia), lui adocchia il biglietto da visita con i numeri di telefono, ne prende uno ed esce. Passano 30 secondi, telefono "Discooocluuuub", lui (quello di prima) "Ah, non c'è" e posa.
Subito dopo altro cliente "Ho visto un disco che mi interessa in vetrina", "Quale?", "Non è in questa, è di là", "Di là, dove?", "Dietro l'angolo", "E vallo a chiedere a lui". Ci va.
Vi ho già raccontato dei problemi che hanno sempre avuto i miei clienti con l'altro sesso. In questo caso non mi riferisco alla nutrita banda onanista che frequenta il negozio, al contrario mi riferisco agli sposati. Per fare entrare un nuovo disco in casa usano tutti gli espedienti possibili. Più facile è con i cd, stanno in tasca e in casa si possono mettere in doppia fila; coi cofanetti e gli lp bisogna ricorrere a giacconi tipo il parka o l'eskimo (colpevoli di tanti furti negli anni 70/80, usati per portarsi via, senza passare dalla cassa, i lp). D'estate si convince la moglie ad andare da sola al mare o in vacanza e subito si precipitano in negozio per poter finalmente portare a casa l'agognato disco. Un nostro cliente non ha di questi problemi, la moglie lo lascia libero di comprare (santa donna), così lui lascia su un mobile lo scontrino di 145€ per l'acquisto del box dei Beatles. Lei lo trova e lo aspetta per mostrarglielo, ma come, non avevo detto che lei non si oppone agli acquisti? Infatti, non è quello il problema. Lei lo accoglie con "Mi vuoi dire dove sei andato in discoteca e cosa hai fatto per spendere 145€?", lui rimane interdetto (non è quasi mai andato in discoteca), lei gli mostra lo scontrino "Discoclub65 srl", lui capisce l'equivoco e scoppia a ridere, cosa che fa anche lei quando capisce che non siamo una discoteca. Ve l'ho detto, è una santa donna, 145€ in un negozio di dischi sono spesi bene!
Oggi tra gli storici sempre presenti, vi parliamo del Rompipalle n.1. E' un mega fan di Coltrane e da settembre stressa Dario (io non gli rivolgo la parola da anni) sulla prossima uscita di un inedito live del jazzista. Il disco esce e lui non lo compra, dopo due settimane Andrea gli chiede "Come mai non compri Coltrane?" e lui "Voglio l'edizione giapponese e l'ho ordinata là", "E non ti è ancora arrivata?", "No, quello che me l'ha spedita, per non pagare la dogana, ha dato il pacco a una nave che fa il giro dalla Groenlandia". Effettivamente è un'idea, farsi spedire i pacchi sul tragitto GGG: Giappone/Groenlandia/Genova.
p.s. Del Mondo visto da Disco Club sono rimaste di nuovo solo 40 copie, sbrigatevi se no vi tocca aspettare la terza edizione.

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Diario del 11 agosto
Un amico cliente mi confessa "Sono in crisi di astinenza", io, sorpreso, "Perché, ti droghi?", "Sì, del tuo Diario, sono più di due mesi che non scrivi niente!".
Effettivamente ha ragione, sono 77 giorni, l'ultimo è datato 25 maggio.
Oggi mi sento obbligato ad aiutarlo e gli dedico il Diario del "quasi" trimestre sperando che sia sufficiente per farlo uscire dalla crisi.
Incominciamo dai soliti noti.
Il Pluriespulso ormai è a un livello di record stratosferico, la sua camicia jeans, come già detto ormai di un colore indefinibile, ha superato i nove mesi d'indossamento, non sempre da sola, in autunno sotto l'altro indumento da record, la giacchetta grigia; in inverno sotto un maglione e poi con aggiunta di una giacca a vento; in primavera rispunta la giacchetta grigia, che resiste per buona parte dell'estate, fino a una decina di giorni fa, per poi lasciare libera in tutto il suo splendore la camicia primatista mondiale. Peccato che alle Olimpiadi non sia prevista questa disciplina (il plurindossamento), avremmo vinto una medaglia d'oro in più e così saremmo rimasti davanti a Olanda, Francia e Germania, al settimo posto!
U Megu, anche lui non scherza con l'abbigliamento, a luglio per parecchi giorni si è presentato col completo da sala operatoria, casacca a V verde e calzoni, entrambi con la scritta ASL3. Gli chiediamo il perché e lui prontamente, "Così poi li lascio alla ASL e me li lavano gli inservienti", furbo! Il problema è che alla fine viene beccato in via XX e inevitabilmente gli viene proibito di girare per la città in divisa. Lui la prende male, "Quegli stronzi, perché non si fanno i fatti loro? Sono andati a fare la spia".
Il Maratoneta, sempre in gran forma, anzi in questo momento nemmeno tanto, a furia di macinare chilometri gli è venuto male a una gamba, è ai box, più che altro è sul vaso, no, non il cesso!, sta seduto quasi tutto il pomeriggio sul vaso privo di fiori della nostra vicina di Outsider. Smanetta a tempo pieno sul telefonino e negli ultimi giorni riceve anche visite; ieri lo abbiamo sentito lamentarsi con un suo amico (non so se fan di treni, autobus o ragazze), questo gli dice, "Non devi pensarci, le cose passano", il Maratoneta borbotta qualcosa di incomprensibile e l'amico "Ti sei innamorato, ma non devi pensarci", altri borbottamenti e l'amico "Ma non è una questione sentimentale?", Maratoneta "No", l'amico, perplesso, "E allora?", Maratoneta, stizzito, "Quella stronza mi ha tolto l'amicizia su facebook!". Un vero dramma.
Ecco un po' di richieste varie.
"Avete Dark Straits of Pink Floyd?".
"Comprate Dischi usati da 35 giri?".
"Avete ancora questi qui antichi? E indica i lp.
"Vorrei la monografia sull'ultimo disco di Bob Dylan".
"Basta col rockaccio pachidermico, è l'ora di finirla, sentiamo Sade, musica da aperitivi con l'abat-jour".
Un cliente mi chiede "Vorrei sapere se avete venduto qualcosa dei dischi che vi ho portato in conto vendita". Cerco il suo nome, ma non trovo niente, "Quando li hai portati", lui "A fine anni '90"...
Un anziano, "Ho tante cassette, secondo lei le trovo già in cd?". Gli cambio l'avverbio, al posto di "già", "ancora".
Ragazza giovane con un mini vestito (peccato che U Megu non fosse ancora arrivato...). "E' la prima volta che vengo qui, come tenete i dischi, in ordine di artista o di titolo di canzone? Cerco Paul Anka"
Concludiamo con l'episodio più recente. Oggi entra un tipo strano, completamente coperto, nonostante il caldo giacca e guanti di lana sdruciti e maleodoranti, capelli e barba lunghi, mascherina che lascia liberi solo gli occhi, "Cerco un vinile di Irene Grandi", io "Non ne abbiamo", lui "E di Annalisa?", io "Nemmeno". Qui commetto un errore, "Forse si possono ordinare", i suoi occhi, l'unica cosa di lui che vedo, brillano, "Sì, allora li ordiniamo!", poi si blocca "Ma devo darvi un nome?", "Certo", "E quale? Uno qualunque?", "No, il tuo", "Basta il nome?", "No, cognome e numero di telefono", lui si imbizzarrisce, "Se le dico che passo, a cosa serve il nome?", "Nel caso che non passi", lui, sempre più furioso, "Allora lei non si fida di me!?", io, drastico e secco, "No". Lo convinco, se ne va.

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Diario del 25 maggio


Una signora in cerca di lp ci racconta le sue avventure in giro per il mondo al seguito di un gruppo di musicisti, ha visto concerti degli Eagles e di Echo & the Bunnymen, ha conosciuto di persona Freddie Mercury (tranquilli, niente di scabroso) e ci spiazza con una domanda finale: "Ma a voi piacciono i Maneskin?".
Eccoci al punto, la settimana scorsa al centro dei discorsi e delle richieste Franco Battiato, questa al centro dei discorsi, ma non delle richieste, i Maneskin. Questa è una sorpresa, non i Maneskin, ma che tanta gente abbia guardato l'Eurovision. Fino a pochi giorni fa nessuno ne parlava, dal 1956, anno della prima edizione, al 2019, l'ultima prima di quella di sabato scorso, difficilmente qualcuno mi ha chiesto un disco sentito al Contest, forse qualche 45giri negli anni 60/70 e il lp degli Abba, vincitori nel 1974, unico nome in tanti anni di un vincitore che è entrato per anni nelle hit parade mondiali insieme a Celine Dion, che nel 1988 vinse per la Svizzera. In partenza i partecipanti erano pochi, solo 7 nel 1956, poi sempre di più, tanto che ormai tutti gli stati europei hanno partecipato meno Città del Vaticano (peccato, potevano far partecipare i Barritas con la messa beat...) e il Liechtenstein, si è arrivati a 43! Nulla da dire sullo spettacolo, è tanto kitsch che diventa divertente, più che sentire le canzoni si è attirati dalla scenografia e dai balletti, a volte assurdi. Vincono un po' tutti, negli anni 2000 nazioni assolutamente insignificanti nella storia del rock, quasi tutti gli ex URSS (Estonia, Lettonia, Ucraina, Russia, Azerbaigian), ma anche Turchia, Grecia, Serbia e addirittura Israele (extra europei) e mai nessuno ha commentato queste vittorie. Ogni anno vendo due copie della compilation, una a Nicola, che, comprando l'ultima, ha confessato che manco le sente, le colleziona, e l'altra a Marino, l'Uomo Arancione, che però deve ancora ritirare le ultime due. Dunque si può tranquillamente dire che agli italiani dell'Eurovision non gliene frega proprio niente. Quest'anno tutto cambia, hanno vinto gli italiani! Ecco quindi che tutti diventano fans della manifestazione, come con Tomba tutti erano appassionati di sci, con Panatta di tennis, con Luna Rossa di regate. Mi ricordo ancora quanti miei clienti stavano svegli di notte per vedere le regate nei primi anni 2000, all'improvviso usavano termini mai sentiti prima, strambare era sulla bocca di tutti. Si paragona la vittoria dei Maneskin a quella di mondiali di calcio del 2006 e "Li abbiamo fregati quegli stronzi di francesi, hanno provato di nuovo a darci una testata, tirando fuori la sniffata di Damiano, ma anche questa volta, in zona Cesarini, quando ormai sembrava che avessero vinto loro, li abbiamo fregati. Che poi questi famosi cantautori francesi, quanti sono francesi? Aznavour è armeno, Gainsbourg ucraino, Brell belga, Montand italiano (Ivo Livi), Nino Ferrer era genovese (Agostino Ferrari), hanno solo quella lagna di Becaud e Brassens", provo a intervenire "Beh, De Andrè lo ha un po' copiato Brassens", niente da fare "Ma dai! Può darsi da giovane, ma poi ha fatto ben di meglio".
Insomma basta poco a far emergere il nazionalismo negli italiani, anche la vittoria in una manifestazione che per 65 anni non ha interessato quasi nessuno (a parte Nicola e Marino). Alcune curiosità sul festival, nel 1986 vinse la belga Sandra Kim aveva 13 anni, probabilmente si era qualificata vincendo lo Zecchino d'oro del suo paese; nel 2001 il vincitore, Dave Benton, ha stabilito due record, il più vecchio vincitore, 50 anni, e il primo di colore, ma partecipava per l'Estonia. Ed ecco un altro record tutto nostro, la canzone più lunga mai cantata alla manifestazione, "Corde della mia chitarra" di Nunzio Gallo nel 1957, durata 5 minuti e 9 secondi, i gorgheggi del cantante napoletano hanno allungato oltre le aspettative la sua permanenza sul palco, si racconta di gente che si è addormentata davanti alle prime televisioni in bianco e nero. Dobbiamo però dargli un merito, per evitare le lungaggini si è messo un limite di 3 minuti e 30 secondi, ve la immaginate la serata di sabato scorso senza limiti? Già è finita verso l'una di notte, probabilmente sarebbe andata avanti fino all'alba!

Login