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Diario del 23 gennaio Diario del 23 gennaio

Diario del 23 gennaio
Per l'anniversario di Disco Club, un cliente/amico, Maurizio Pisani, mi ha regalato il libro di Rachel Joyce, "il negozio di musica". Oggi l'ho finito.
Parla, ovviamente, di un "dischivendolo", Frank, che negli anni ottanta ha aperto un negozio di dischi (nello stesso periodo io ho rilevato Disco Club). Frank non sapeva suonare, non era capace di leggere uno spartito (idem io), la caratteristica principale che lo contraddistingue è la sua testardaggine e la caparbietà con cui continua imperterrito a difendere il vinile rifiutando di mischiare i suoi preziosi dischi con CD di plastica e cassette: "Come faceva la gente a entusiasmarsi per un pezzo di plastica luccicante? I cd non sarebbero durati, erano solo una trovata del momento, e anche le cassette. Non mi interessa quello che dicono gli altri, Il futuro è il vinile", ripeteva Frank.
Ed eccomi al punto. A fine anni ottanta il problema si è posto anche a me, lp o cd? All'inizio l'ho risolto trasferendo cd e mc (queste ultime le avevo già bandite da anni) nel nostro locale dietro l'angolo (oggi negozio dell'usato), ma poi la produzione di cd è ancora aumentata, ci voleva qualcosa di più grosso. Mi guardo intorno, trovo un locale libero sempre in via S.Vincenzo, più avanti e sulla destra, e sposto gli "odiati" cd e mc là, scelgo il nome Camarillo Brillo (da Frank Zappa), ma mia sorella, che lo gestiva, lo accetta parzialmente, così nasce Kamarillo e io posso continuare con i miei amati ellepi!
Era il 1987, non avevo calcolato che dopo solo quattro anni le case discografiche avrebbero incominciato a stampare sempre meno lp. Cosa fare? Alzare bandiera bianca o arrendermi ai cd? Scelgo la seconda, non posso abbandonare il negozio dei miei sogni. Inevitabilmente ci separiamo da Kamarillo e cerco di trovare un modo per recuperare il tempo (e il denaro) perso. Dalle arcigne case discografiche mi faccio fare un cambio lp contro cd, in negozio faccio svendite continue e cedo il bancone centrale, dischi compresi, a un collega dei vicoli. Gli altri mobili decido di tenerli e di adattare, a malavoglia, gli espositori da cd allo spazio dei lp, stessa cosa per la vetrina. Alla fine mi avanza ancora un bel po' di dischi invenduti, quelli che nessuno ha voluto nemmeno in regalo sono ancora nel soppalco.
Cosa è successo a Frank non ve lo dico, altrimenti vi toglierei il gusto di leggere il libro, cosa è successo a me e al mio negozio lo sapete anche voi. Sono ancora qui dopo altri 30 anni e sapete cosa sto facendo adesso? Sto rimettendo gli ellepi al loro posto sia nei mobili sia in vetrina!

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Nella galleria fotografica la solita foto del 1975; io sono alla cassa con la mia fidanzata, dopo (e tuttora) moglie, ero ancora bancario e si capisce da giacca e cravatta. I mobili, come si vede dalle foto odierne, sono gli stessi e anche la vterina; tra l'altro da oggi è stata ripristinata l'anta metal, quella a sinistra dove per anni ho esposto i lp di quel genere per i metallari che stazionavano davanti a noi. Poi la copertina del libro e la dedica di Maurizio.142261905 4189874937708954 8223054963491392907 o

 

 

 

 

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