Il Diario di Disco Club

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Diario del 24 dicembre
I festeggiamenti natalizi sono incominciati in anticipo da Disco Club, precisamente alle 15:05. Cosa è successo? In quel momento il Biondo si è aggiudicato per la dodicesima volta il campionato dei Rompipalle di Disco Club e al tempo stesso è entrato nella categoria degli espulsi. La scintilla me l'ha data lui stesso, quando vedendo l'amico Antonio gli si è avventato contro riguardo alla possibilità di prendere o meno un certo treno per La Spezia con un certo biglietto, possibilità che gli era stata negata da una collega di Antonio della biglietteria di Brignole. Il Biondo è (o meglio pensa di essere) il massimo esperto non solo di impianti hi-fi e di musica jazz, ma anche dei regolamenti ferroviari, contesta quindi con grinta l'affermazione del nostro amico, apostrofandolo in maniera grintosa. In negozio non lo permetto, se vuole insultare qualcuno lo vada a fare fuori, glielo faccio presente con una grinta superiore alla sua e alle sue rimostranze gli do il colpo finale togliendogli dai dischi messi da parte un cofanetto jazz stolidamente appartatogli dal carabiniere buono Dario, in contrasto con le mie disposizioni. Rimane un po' imbambolato sulla porta, poi si sposta e, infine, abbandona la lotta. Yeeeaaaah!!!
Passiamo alle cose... serie. Telefonata, "Discooocluuuub", uomo "Vorrei comprare un cd di musica, ma voi dove siete? Mi sto incasinando con la macchina", "In via San Vincenzo all'inizio", "Sì, ma...", lo sto per interrompere pensando che adesso mi chiederà "sì, ma da che parte?", invece questo batte tutti i casi precedenti, "Verso Prato, vero?".
Signora in negozio, per sua fortuna servita da Dario. Vuole l'ultimo della Pausini, Dario le propina la versione deluxe con tanto di rivista con dentro il disco. La signora la guarda, non è convinta "Il cd non c'è", Dario "Sì, è in mezzo"; non la convince, allora prende la rivista e la piega costringendomi all'intervento "Così lo spezza", si ferma e lo compra, però in forma dubitativa, "Ma, speriamo in bene, se lo dice lei, io mi fido".
Un signore dice a una coppia di amici "Ho ereditato da una zia una gran quantità di quei dischi antichi per il grammofono. Sono bellissimi, peccato che già mio papà abbia cercato un giradischi per poterli sentire a 58 giri, ma non l'ha trovato". Effettivamente è strano.

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Diario del 23 dicembre
Partite le votazioni per la scelta del disco dell'anno, siamo invece agli sgoccioli per decretare il campione dei Rompipalle di Disco Club. L'ultimo arrivato, quello che l'altro giorno mi ha chiesto un cd di Pupo, si è esibito anche ieri. La permanenza in questo caso è stata minore (sotto l'ora), l'intralcio più o meno lo stesso (dovunque andassimo ce lo trovavamo tra i piedi) e le domande sempre brillanti: vuole vedere l'ultimo cd di Elisa, "Quanto costa?", "21€", poi parte per un giro turistico nel negozio, che finisce davanti allo scaffale dei cd italiani "C'è anche qui un disco di Elisa, ma costa 13€. Come mai?", "Non è l'ultimo", "Che differenza c'è tra i due?", "Che questo è nuovo e quello no"; non lo convinco allora interviene Dario "Te lo do a 20€", accetta entusiasta l'offerta e si perde in ringraziamenti e lodi per noi (non capisco perché includa anche me), rivolgendosi a Dario poi dice "Ti conosco dai tempi di Serravalle" (ecco spiegato perché lo aveva salutato come un vecchio amico). Finalmente se ne va, chiedo a Dario "Ecco perché ti conosceva, giusto?", ma lui "Io non sono mai stato a Serravalle, gli ho fatto lo sconto perché se ne andasse". Peccato che l'anno stia per finire, avrebbe potuto salire sul podio.
Ottavio non si è visto, il Biondo era già qui (ultima domenica prima di Natale) appena ho aperto alle 8:50. Mi sono piazzato sulla porta e non l'ho lasciato entrare, cosa che ha fatto solo qualche ora dopo quando ha visto che c'era Dario. Mi sa che si sia lanciato verso la conquista del dodicesimo scudetto.
Piccolo riassunto della giornata. La gente ha scoperto grazie al film che esistono i Queen, un signore mi chiede "Voglio un cd dei Queen, ma di quelli vecchi".
Telefonata, "Discooooocluuuuuuuub" (a Natale le o e le u aumentano), "Vorrei sapere se avete Metropolis di Guccini", "Lo abbiamo", "Quanto costa?", "9€", "Aspetti, guardo se ho i soldi così vengo a comprarlo", sento che è alle prese con conti complicati, alla fine "Non li ho" e posa.
Fan di Vasco Rossi, "Avete la nuova edizione del primo di Vasco?", "Sì, eccola", lui "Sono pochi pezzi, lo avete in lp di vimini?".
Rispunta quel pazzerellone che mi aveva ordinato Amandla di Miles Davis al mattino alle 11 e voleva venire a ritirarlo al pomeriggio. Oggi trova subito quello che voleva e andandosene mi saluta con "Ciao Gian, ciao Carlo", un po' come il tiramisù scomposto.
A Dario un signore chiede un cd della Verese Gang the Machine con una pronunzia da perfetto inglese.

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Diario del 21 dicembre
Quattro giorni di assenza del campione assoluto di rompipallismo del nostro negozio fa sì che qualche new entry provi a tentare la fortuna e soffiargli in extremis il trono. Questa mattina, alle 10:15 entra un ragazzo mai visto prima, saluta me, ma si rivolge subito a Dario famigliarmente (saranno vecchi amici, penso) "Ciao", cerca di continuare "Devo chiederti una cosa...", ma si blocca, guardandosi attorno in cerca di un'ispirazione, io e Dario rimaniamo in attesa di questa richiesta per almeno 30 secondi, infine ecco la scintilla, la memoria ritorna e contento chiede "Volevo sapere se avete qualche cd di Pupo". Lo squadro con diffidenza, "Questo me lo ha mandato Guspe per farmi uno scherzo", penso; tenete conto che ho bandito Pupo sin dai tempi di Disco Club di Santa Margherita. Poi lo guardo bene, no, non sarebbe mai in grado di recitare, è proprio così al naturale. Per un po' subissa il suo "amico" Dario di richieste, tutte riguardanti cantanti italiani dell'angolo della vergogna; finito il momento delle domande, passa alla perlustrazione del negozio, ce lo troviamo sempre tra i piedi, non gli sfugge nemmeno uno scaffale, comprese le scatole sul banco, mentre stiamo prezzando i nuovi arrivi. Si giustifica, "Scusate, è per farmi un'idea, devo fare dei regali". Alle 11:35 finalmente chiama Dario, si fa prendere un cd nello scaffale italiano, va alla cassa e paga, guardo il display "10€". Se ne va, "Ciao, ci rivedremo" dice lui, io a Dario "Dove lo hai trovato questo amico?", lui "Non mi ricordo di averlo mai visto prima". Per questo campionato è in ritardo, ma, se si impegna, potrebbe essere un candidato alla vittoria per la prossima stagione.
Telefono, "Buongiorno, Disco Club, in cosa posso esserle utile?", no, non spaventatevi, non è che il clima natalizio abbia addolcito le mie risposte (il mio negozio è stato definito, a causa del mio modo di rispondere, l'unico con lo scazzo alla risposta), è stato Dario. Vedo che ha difficoltà a capire quello che dice il suo interlocutore telefonico, si vede che ha, come tanti miei clienti in questo periodo, un abbassamento di voce. No, il motivo non è quello, Dario finita la telefonata mi spiega "Non capivo bene le domande perché parlava sottovoce, mi ha chiesto se abbiamo dei cd così grossi da mettere nel giradischi e si è giustificata, non della richiesta, ma della voce, dicendo 'Scusi sono in biblioteca'".
p.s. Oggi i due rivali, il Biondo e Ottavio, sono tornati per difendere le loro posizioni.

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Diario del 19 dicembre
Eccoci di nuovo al compleanno del negozio, 53 anni. Dico di nuovo perché mi sembra ieri quando abbiamo festeggiato i 52 e l'altro ieri i 50. Sì, è proprio vero, non ci sono più gli anni di una volta, questi durano meno, qualcuno ci ha fregato dei giorni e noi non ce ne siamo accorti.
Compleanno in tono minore, la giornata piovosa e freschetta ha fatto saltare il previsto concerto dei Big Fat Mama. Una sorpresa però c'è stata, ci siamo accorti che il santo del giorno (uno dei, a quanto pare sono quattro), è San Dario, guardate l'immagine, non trovate un particolare interessante? Ai piedi di Dario c'è una cassetta! Era destino. Tra l'altro giustamente "martire", in quanto si sopporta i vari rompipalle del negozio, tutti quelli in classifica se li becca lui, anzi, diciamo che è per colpa sua se frequentano ancora il negozio, quindi è giusto che sia martirizzato.
A proposito, negli ultimi quattro giorni il campionissimo Biondo non si è visto, probabilmenmte è troppo sicuro di vincere il campionato e si è preso qualche giorno di riposo prima dello sprint finale. Ottavio invece è in gran forma e prova a dare un colpo di coda e scavalcare il Biondo. Ieri ha provato ancora a convincere Dario a fargli i soliti cambi, ma Dario ha rigirato la colpa a me ("E' lui che comanda") e ha resistito. Allora ha girato l'angolo ed è andato da Fabio nell'usato, ma anche lì ha avuto dei rifiuti, "Basta, non ti faccio più cambi", l'ha presa male "Se non me li fai, chiamo i carabinieri". Oggi è tornato alla carica, solo nell'usato, e lo scontro si è fatto più pesante, lui è passato a minacce varie e di nuovo a invocare i carabinieri, Fabio lo ha spinto fuori a forza e gli ha chiuso la posta a chiave. Porca miseria mi ha battuto, io questo non lo avevo mai fatto!
http://www.santodelgiorno.it/san-dario-martire/

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Diario del 16 dicembre
La giornata piovosa e fredda fa il miracolo di tenere lontani i pretendenti al titolo di Rompipalle n. 1, ma le stranezze non mancano mai.
Ore 8.25, telefono, sarei ancora chiuso, ma mi assale la curiosità di sentire chi rompe a quest'ora "Discoocluuuub", "Capo, siete aperti?", io "No", lui "Scusi, credevo che apriste alle 8.30", io "Sono le 8.25".
Ore 8.36, telefono, "Discooocluuuub", "Scusi è il negozio Discotica", io "Ho detto Disco Club", lui "Ma è lo stesso?", io "In che senso? Questo è Disco Club", lui "Perché io cerco quelle borse...", provo a fermarlo "No", ma lui "per metterci", io "No", lui "i lettori di disc...". Linea interrotta.
Si accende una discussione su Beatles e Rolling Stones, secondo Gian Ci Sta "Ai Beatles manca l'icona", la frase risveglia il neo pensionato bancario mega fan dei Rolling, d'aspetto simile a un orso bruno (e purtroppo anche nell'odore), "Certo, Mick Jagger invece è la figura centrale per tutti noi. Passano gli anni ma lui è sempre lì" e indica qualcosa sopra di noi, al centro.
Al pomeriggio la pioggia aumenta, entra un ragazzo "Quando devono dare l'allerta, no la danno, ho le calze tutte bagnate"...
Un signore è alla ricerca delle vecchie videocasette vergini, gli dico che non ne ho, ma un cliente interviene "Ha provato dall'Ikea?"...
Dopo quella su Beatles/Rolling Stones, passiamo a un'altra discussione, questa sui Grateful Dead. Si discute su quale è stato il loro periodo migliore, quasi tutti concordano sul primo, in quanto all'ultimo interviene Andrea M.S. "Poi da quando è morto Andy Garcia"...
La conclusione della giornata spetta a un cliente che entra un po' demoralizzato. Gli chiedo "Cosa ti succede?", "Sono entrato dalla profumeria qui di fianco e la ragazza che mi serviva mi ha guardato in faccia e mi ha chiesto 'lei non ha mai usato creme antirughe' e in realtà non era una domanda".

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Diario del 15 dicembre

Diario del 15 dicembre
Il 4 dicembre 2011 scrivevo nel Mondo visto da Disco Club, "Vi ho lasciato qualche mese fa con il pluricampione, il biondo, insidiato dopo anni da vicino da un serio concorrente: l'ex tassista dal taxi giallo. Oltre a loro lottavano per il podio Ottavio (rompi-telefonico), il puzzone e il cliente quasi sordo. Vediamo come si sono comportati questi campione della "rottura". Sono passati sette anni e il biondo è sempre in testa alla classifica, Ottavio subito lì dietro, Vediamo che fine hanno fatto gli altri. L'ex tassista dal taxi giallo (la sua vecchia Uno ha resistito fino all'ultimo col suo bel colore giallo, invece di quel pallido bianco diventato obbligatorio) è rientrato da pochi giorni dopo un'assenza di anni. Assenza imposta da me. Ricorderete che lui mi martellava quotidianamente con pizzini pieni di ricerche di dischi anni 40/50. Ai tempi ero solo in negozio e non potevo perdere tempo per stare dietro a lui. Allora gli ho dato un aut aut, "Puoi venire solo una volta alla settimana!". C'è rimasto male e si è trasferito a deliziare Fabio alla Feltrinelli. Ora però la Feltrinelli non è in grado di accontentarlo ed eccolo di nuovo qui. La lezione gli è servita, inizia sempre con un "Se hai tempo", "Se non ti disturbo", non solo ogni volta compra qualcosa. Addirittura sorride e accetta le mie sgridate quando, in presenza dei pacchi appena arrivati dall'Olanda, lo allontano dal banco, "Vai laggiù e non disturbare fino a quando non abbiamo finito", lo fa e se ne sta buono buono a guardare lo scaffale anni cinquanta. E' decisamente finito fuori classifica.
Per allontanare il Puzzone mi sono preso un raffreddore, infatti quando lo vedevo arrivare, mi piazzavo sulla porta, così lui proseguiva; era inverno e il malanno era inevitabile, anche se come primo beneficio il naso tappato mi ha impedito di sentire il tremendo olezzo che lui emanava, come secondo la sua definitiva scomparsa dal negozio. Qualche volta l'ho visto transitare dall'altra parte della strada, poi, da anni, più niente. Spero che qualcuno si sia preso cura di lui e magari lo abbia fatto ricoverare in un qualche istituto assistenziale.
Rebolino, il cliente quasi sordo, è anche lui sparito, ma in questo caso non c'è la mia mano. La sordità è aumentata e ha capito che non era il caso di comprare altri dischi.

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