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GANG - Al Banco di Zoagli
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I Gang si avvicineranno molto a questo obiettivo con Storie d'Italia e coglieranno finalmente nel centro con Una volta per sempre: il brano finale di questo disco, Ritorno, rimane probabilmente il più bel pezzo che sia mai stato concepito in questo senso. Intanto nella band, accanto ai fratelli Severini, ha definitivamente trovato spazio Andrea Mei, l'uomo delle tastiere e della fisarmonica, colui che ha contribuito con decisione ad esprimere quei suoni che i Gang andavano cercando da tempo. Ma ci sono state anche collaborazioni sempre più strette con musicisti come Antonello Salis, Antonello Ricci, Mauro Pagani, Daniele Sepe e Frank Nemola, il poeta Biagio Cepollaro, Davide Riondino e Massimo Bubola. Il 1° Maggio 1991 in Piazza San Giovanni, a Roma, viene organizzata da CGIL-CISL-UIL la Festa del Lavoro: prima di iniziare a suonare i Gang leggono un comunicato in cui invitano tutti i lavoratori del paese a uno sciopero generale contro la repubblica presidenziale che Craxi stava allora per realizzare. Il tutto avviene in diretta su Rai 2 e ciò significa la chiusura di tutte le porte delle reti televisive pubbliche a tempi molto recenti in cui vengono tolti ai socialisti alcuni posti-chiave dirigenziali. La coscienza si fa sempre più ampia e l'idea della trilogia trova terreno ancora più fertile nelle motivazioni che daranno origine a Storie d'Italia. I Gang approfondiscono il concetto di cultura popolare estrapolando valori come l'identità, la memoria storica, il linguaggio e l'egemonia, il tutto frammisto a una musica che scava sempre più nelle proprie radici senza perdere comunque mai il contatto con il rock.



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