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GANG - Al Banco di Zoagli
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Concerti Concerti GANG - Al Banco di Zoagli
 

GANG - Al Banco di Zoagli Hot

Image Domenica 17 agosto alle ore 21.30

presso IL BANCO di Zoagli

si terra' il concerto di una delle piu' importanti band italiane di folk\rock, i GANG.

Aprira' il concerto il cantautore comasco Andrea Parodi, oramai realta' consolidata del nuovo cantautorato nazionale.

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Sandro e Marino Severini cominciano la loro avventura musicale molto presto, in un paesino delle Marche di nome Filottrano, il luogo di nascita che li ha visti crescere e imparare i primi rudimenti chitarristici. Intorno ai tredici anni si coagulano nel primo gruppo semiserio della loro storia e cominciano a esercitarsi seriamente agli strumenti preferiti. Sono gli inizi di un'esperienza, non certo originale, che coinvolge moltissimi adolescenti, affascinati dal mondo del rock'n'roll e dalla sua filosofia di trasgressione. E' un'età in cui si assorbe come spugne tutto ciò che interessa e la musica per Marino e Sandro, più giovane di qualche anno, si capisce subito che rappresenta molto. E' questo il momento in cui cominciano a fare delle scelte, ad orientare i propri gusti e frequentare chi la pensa nello stesso modo: siamo verso la metà degli anni Settanta, un momento in cui l'eredità di un rock un pò rantolante viene raccolta dal movimento punk che comincia a far parlare di sé. Esplodono i Sex Pistols, una band che non badava tanto per il sottile e che manifestava il disagio giovanile in modo violento ed eclatante. Nel '76 il Melody Maker dedica la sua copertina agli scontri avvenuti nei locali dove il gruppo smette di suonare per azzuffarsi con il pubblico. Per una realtà di provincia questi fatti sono sensazionali ed eccitano la curiosità. Da noi è il momento delle case occupate e dei centri giovanili che i futuri Gang frequentano assiduamente facendosi un'idea precisa della situazione sociale e politica italiana. Alla fine dei Settanta Sandro parte per il servizio di leva e c'è ovviamente un break per quel che riguarda la loro attività, ma c'è anche voglia di pianificare un futuro che abbia un riscontro sul piano musicale. "Non è che noi pensassimo già di dedicarci professionalmente alla musica", dice Marino, "ma la necessità di capire bene quale via seguire con convinzione ci sembrava importante e così ci ripromettemmo che al suo ritorno ci saremmo dati da fare, intanto avremmo lavorato sulla chitarra per averne sempre più padronanza".



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