Musica italiana

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Manca poco affinché si possa ascoltare l’ultima fatica discografica degli italiani Giardini di Mirò, “Dividing Opinions”. I cinque ragazzi di Reggio Emilia, dopo una assenza durata 4 anni (in realtà nel frattempo alcuni di loro si sono dedicati ad esperienze soliste) tornano con una meravigliosa serie di nuove canzoni. Nove canzoni che, nelle loro parole, odorano di “romanticismo" civile. Cuori sanguinanti, donne spettrali e segnali premonitori”. Il tutto arricchito da ospiti come Jonathan Clancy (voce dei Settlefish), Glen Johns (dei Piano Magic) e Kaye Brewster (violinista della Edinburgh Symphony Orchestra). I tre prestano le voci rispettivamente in ‘Dividing Opinions’, ‘Self Help’ e ‘Clairvoyance’. Per quanto riguarda le suggestioni elettroniche, i Nostri, si sono affidati al produttore tedesco Apparat e agli I Cyne (combo hip hop di Miami). Da segnalare inoltre l’arrangiamento degli archi curato dall’italiano Emanuele Reverberi e la partecipazione in fase di scrittura per il testo di ‘Broken By’, di Alessandro Raina, già in passato collaboratore e voce della band. I Giardini di Mirò sono tornati e “Dividing Opinions” è la loro risposta a tutto ciò che divide e separa.

CD in vendita da Disco Club a partire da martedì 23/01 al prezzo di € 15,90
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Image“Il Vuoto” musicato da Franco Battiato è scritto ancora una volta in collaborazione con Manlio Sgalambro. La sezione degli archi è stata registrata dalla ROYAL PHILARMONIC ORCHESTRA presso gli Olympic Studios Londra da Phillipe Rose e partecipazione del coloratissimo gruppo femminile punk sardo/inglese MAB !
Il primo singolo “Il Vuoto” è un ulteriore conferma della genialità e dell’avanguardia di uno dei maggiori esponenti della scena musicale italiana; il taglio innovativo e giovane di questo brano gli permetterà di allargare il target di utenti.

CD in vendita da Disco Club a partire da venerdì 09/02 al prezzo di € 20,90
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ImageI Calicanto, storici protagonisti del movimento del folk revival italiano, hanno festeggiato i 25 anni di attività con la pubblicazione di un doppio cd che è stato presentato a Padova il 19 Dicembre 2006. Quella sera il teatro comunale era stracolmo, erano presenti 800 persone che hanno dimostrato un affetto davvero inimmaginabile per questi musicisti. Si tratta di un riconoscimento pienamente meritato per quanto essi hanno saputo fin qui fare. Tutti i brani del CD1 sono stati registrati dal vivo l'8 settembre 2006 durante un concerto tenuto alla villa Godi-Marinoni a Barbarano Vicentino (tecnici del suono Paolo Bernardini e Claudio Bellin), ad eccezione dei brani 1 e 12 registrati l'11 settembre 2005 al CENSER di Rovigo. I brani del CD2 sono invece versioni originali tratte dai 12 dischi pubblicati dal gruppo. Il doppio cd, distribuito dalla Felmay, è impreziosito dalla raffinata veste grafica ideata da Carlo Buffa e dalla professionalità di Paolo Bernardini, curatore del suono.

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ImageL’anno del Signore 2006 si è pure rivelato, in qualche modo, l’anno di Vinicio. Capossela infatti ha pubblicato, con “Ovunque proteggi”, un disco capace di allontanare definitivamente dalla sua ispirazione le ombre, per quanto benigne e rispettose, di versione nostrana di Tom Waits. Le canzoni erano fatte di mille frammenti (tradizioni assortite, sacre scritture, saggezza popolare, esperimenti e melodia) ma raccontavano sostanzialmente un talento ed una personalità, finalmente mature e definitive. “Nel niente sotto il sole” è la ciliegiona sulla torta: un CD/DVD registrato nella tournèe dell’album che rilegge, insieme a frammenti di passato, il presente entusiasmante di Vinicio. Arrangiamenti aggressivi, versioni muscolose e vive, teatro e musica, genio e sregolatezza; non uno sfizio per fan(atici). (Marco Sideri)

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ImageVoce e chitarra, ovvero il grado zero della musica; perlomeno di un certo tipo di musica che non ha bisogno di altri orpelli per raccontare le sue storie, o meglio le sue poesie. Paolo Saporiti (un passato e un futuro nei Don Quibòl, gruppo folk-rock milanese) ha deciso di ripartire proprio da lì, con un disco autunnale fin dal titolo (The restless fall, Canebagnato records, 12 euro), con dodici canzoni cantate in inglese (ma nella curatissima confezione non manca la traduzione dei testi) e l’aggiunta della chitarra elettrica suonata da Christian Alati nella bizzarra “Needles in my heart”.

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ImageI bei dischi dei Gang (“Le radici e le ali”, “Storie d’Italia”) sono vecchi di quasi vent’anni. Da allora  l’ispirazione è andata man mano disperdendosi, mentre immutato è rimasto lo spirito battagliero dei fratelli Severini, sempre disponibili a patrocinare le cause a loro care e a riproporre le loro  appassionate canzoni ‘combat rock’.

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