Musica italiana

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

Image “Ballate di Terra & d’Acqua” è il nuovo, straordinario album di Massimo Bubola. Un disco di rock d’autore che mette in fila canzoni come grandi alberi. Basta sentire l’incedere epico di un’ouverture come “Sto solo sanguinando”, o le lusinghe affamate di “Una chitarra per due canzoni”, folk ballad d’assalto, intrisa di simboli e letteratura. “Ballate di Terra & d’Acqua” è un album di ballate importanti, luminose, visionarie ed elettriche. È un album che conferma uno dei più grandi autori italiani, un puro poeta ed uno dei pochi ad aver seguito fin dall’inizio e con coerenza la sua vocazione a sviluppare una letteratura del rock nel nostro paese, già a partire da metà degli anni settanta. Sono 11 brani legati alla profondità e alle radici delle storie di terra e alla trasparenza e fluidità delle storie d’acqua.

CD in vendita da Disco Club a partire da giovedì 17/04/08 al prezzo di € 14,90.

 

{mos_sb_discuss:11}

 

 

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

ImageAndrea Marti è un eccellente musicista genovese che percorre da molti, insieme alle sue band, i sentieri della “roots music”e del folk. Non stupisce, quindi, che il suo primo album da solista segua un tragitto artistico analogo.Traditional Man (un titolo denso di riferimenti musicali) è un susseguirsi di ballate suggestive e di sonorità che evocano scenari geograficamente lontani ma emotivamente vicini a molti di noi. Con il supporto di Paolo Bonfanti (co-autore e produttore dell’album insieme a Giorgio Ravera) e di un ottimo gruppo di musicisti genovesi, Andrea Marti realizza un album appassionato e alquanto godibile. Nelle note di Traditional Man, Desert Ballads o della magnifica Raincoats, si percepisce l’amore per Neil Young, Tom Petty, Warren Zevon e per altri artisti di immenso talento. Un amore che condividiamo senza riserve. (Ida Tiberio)

{mos_sb_discuss:11}

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

ImageDopo più di un anno di tenace lavoro, prove assidue, ostinate ed estenuanti, esce in questi giorni il primo (speriamo di una lunga serie) cd de La Banda di Piazza Caricamento, la poderosa orchestra multietnica genovese voluta dall’associazione culturale Echo Art, che a Genova organizza il Festival del Mediterraneo, e messa in piedi grazie allo straordinario impegno ed entusiasmo di Davide Ferrari e al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Genova. Un vero e proprio laboratorio sociale ideato e costruito dal basso, esempio paradigmatico di quel necessario dialogo che oggi più che mai deve svilupparsi tra i popoli e le diverse culture del mondo. La Banda ha presentato Babelsound, edito dalla Promo Music di Bologna, ieri sera (28 marzo) in un gremito Teatro dell’Archivolto con un’esibizione di musica e danza altamente spettacolare e coinvolgente: un evento. Nessun professionista della musica, solo diciassette giovani, sapientemente guidati da Davide Ferrari, tutti residenti a Genova e provenienti dalle più disparate parti del mondo, che con caparbietà sono risuciti a misurare se stessi con il mestiere del musicista, ognuno a partire dalle proprie attitudini e soprattutto dalla propria storia.

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

ImageIl più indie-internazionale dei nostri cantautori incide un disco ancora una volta molto bello. Alcuni momenti sono davvero straordinari. Ad esempio, Canto dell’osso potrebbe far pensare a un tributo deandreaiano (versante La domenica delle salme) non fosse che i suoni portano verso Nick Cave, Blixa e un gran crescendo. Splendido anche il brano che titola la raccolta, allo stesso livello delle cose migliori dei 16 Horsepower. La terza perla è la più sommessa What Else Have I To Spur Me Into Love, con la voce di Robert Fischer dei Willard Grant Conspiracy. Ma anche altrove il lavoro propone tagli di luce a volte spettrale a volte scabra (Il fiato corto di Milano) e sempre con una loro ragion d’essere. Per lucidità e onestà d’intenti uno dei migliori dischi italiani ascoltati in tempi recenti. (Antonio Vivaldi)

{mos_sb_discuss:11}

Valutazione Autore
 
60
Valutazione Utenti
 
0 (0)

ImageL’Oregon del titolo è, in realtà, il quartiere di Oregina; da lì Claudio De Angeli ha mosso i primi passi per arrivare ad essere apprezzato come chitarrista anche fuori dai confini nazionali. Motore trascinante, con il suo strumento, del gruppo di Filippo Gambetta e dei Liguriani, De Angeli ha scelto di raccontare, in una relativamente inedita veste cantautorale, la sua storia di uomo e musicista. Dedicato al padre, tutto il disco è incentrato sul ricordo di amici, luoghi e avvenimenti importanti della vita. In mezzo alle canzoni, che coprono un arco di una ventina d’anni, fanno capolino una manciata di pregevoli brani strumentali nei quali la tecnica chitarristica è maggiormente presente e libera d’esprimersi. Un prodotto vero, scrupolosamente artigianale; di questi tempi, non è poco. (Fausto Meirana)

{mos_sb_discuss:11}

Valutazione Autore
 
0.0
Valutazione Utenti
 
0.0 (0)

ImageDopo il successo dell’EP ‘An Ordinary Man’ pubblicato il 01/02/08, c’è grande attesa, e non solo in Italia, per l’uscita dell’album ’THE NIRO’ !! Un capolavoro disponbile anche in vinile, in edizione limitata, con - in copertina - un quadro che l’artista americano Mark Kostabi ha regalato a Davide Combusti, in arte : THE NIRO. Il video del primo singolo s’intitola ‘LIAR’ ed è già in alta rotazione su All Music. Gli oltre 85 mila utenti che l’hanno scoperto su MySpace con Liar sono rimasti incantati dall’intensità della sua voce. Fragile ed intimista e dal potente impatto emozionale, tra Thom Yorke e Jeff Buckley.

CD in vendita da Disco Club a partire da venerdì 04/04/08 al prezzo di € 15,90.

{mos_sb_discuss:11}

 

 

Login