![Image Image](http://www.d3sign.it/dc/images/stories/CD/thumb_marlene k.jpg)
I Marlene, orfani di Dan Solo, si addentrano in un territorio difficile, di cui già da tempo si intravedevano le radici. Le nervose schitarrate distorte lasciano spazio ad atmosfere evanescenti, che spesso riecheggiano, come nell’”Inganno” e “La Lira di Narciso”, il dark onirico dei Sonic Youth. Suoni meno immediati, dunque, ma non freddi, e brani come “Mondo Cattivo” e “Poeti”, in cui sono le liriche a essere in primo piano, fin quasi a raggiungere la perfezione stilistica con il crescendo di pathos di “Amen”. (Erika Furci)