Il Diario di Disco Club
Diario di novembre (prima parte): le mogli.
Signora un po' avvinazzata, "E' lei che vende cd?", "Sì", "Allora si è spostato?", "No, sono qui sa quasi 51 anni", s'innervosisce, "Com'è possibile allora che nessuno sappia niente?", io, perplesso, "Di cosa", "Ho chiesto anche a due ragazzi, niente; adesso l'ho visto per caso il negozio". Passa alla richiesta, "Ha l'ultimo dei Coldplay?", glielo do, ma lei "E' sicuro che sia l'ultimo, perché se no mio marito....." e l'accompagna con un gesto eloquente. Sto col marito.
Altra cliente, quella delle pubblicità. Penso che lei sia l'unica che cambia canale quando incomincia un programma, cerca solo gli spot. "Ciao. Come va?", è sempre gentile, "Bene. Cosa cerchi?" (io un po' meno). "Hai mai visto la pubblicità della Breil?", "No, non guardo mai le pubblicità", insiste e alla fine riusciamo a mettere insieme il titolo della canzone: Stay High. Il problema è che non è della Breil, ma della Stroili, la cantante è Kyle Lucas, "Non ce l'ho", lei, insistente, "Puoi procurarmelo?", io, drastico, "No". Durante tutto il dialogo, lei continua a guardare verso la porta, alla fine scopro perché, "Adesso scappo, perché se mio marito mi becca qui...." e fugge. Tremendi questi mariti.
Diario del 29 ottobre
Halloween non è una festa nostrana, è "una festa popolare di origine celtica, tipica degli Stati Uniti e del Canada, che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre". Così dovrebbe essere, ora invece anche da noi ha preso il posto del carnevale e sciami di bambini si aggirano per il centro di Genova alla ricerca di dolcetti. Oggi, tra l'altro, non è il 31, ma qui siamo abituati a spostare le feste; il 31 è lunedì, non va bene per festeggiare, spostiamo Halloween a sabato, anche se è il 29. Dario si prepara ad accogliere i bambini, andando a comprare due pacchi di caramelle, memore di come io l'anno scorso avevo respinto l'attacco della marmaglia macabramente truccata. Eccoli, una pattuglia si presenta sulla parta, "dolcetto o scherzetto", Dario prontamente porge un sacchetto di Disco Club pieno di caramelle. Dieci, forse quindici, secondi e il sacchetto viene svuotato dai primi entrati, mentre da fuori urlano "anche a me, anche a me", niente da fare, non ce ne sono più e tutti si spostano in un altro negozio. Dario la prende male, "Che maleducati,se le sono pappate tutte i primi", io "Te l'avevo detto di non comprarle, l'anno prossimo prendile purgative". Poco dopo le 18:00 entrano due streghette, "Dolcetto o scherzetto", sono sfortunate, Dario non c'è più, sono solo e posso lanciare il mio urlo "Scherzetto", guardandole con lo sguardo da Hannibal the Cannibal, sono sorprese, a questo punto loro dovrebbero farmi lo scherzetto, ma temono che glielo faccia io e fuggono. Devono aver passato la notizia, non entra più nessuno.
Nelle foto, gli assatanati divoratori di caramelle davanti a un perplesso Dario.
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