Diario del 8 ottobre
C'è chi pensa di far chiudere alla domenica i centri commerciali e chi invece pensa che noi piccoli negozi dovremmo essere sempre aperti, anche di notte. Questa mattina al rientro in negozio, oltre a trovare sul telefono fisso un bel numero di chiamate perse, ecco un messaggio sul telefonino "Mi scuso in anticipo per l'ora, ma volevo sapere il prezzo del cd che ho ordinato"; ora del messaggio 00:06 di domenica notte!
Sono arrivato alle 8:17 e fuori dal reparto usato c'è già il Rompipalle n.1 che guarda la vetrina, ovviamente la stessa che ha visto sabato. Entro e mi accingo a fare tutte le aperture di inizio settimana. Alle 8:27 eccolo, ha resistito dieci minuti fuori, ma adesso si piazza davanti al banco e guarda le novità, ovviamente le stesse che ha visto sabato. Mentre sto lavorando al computer si avvicina senza dire niente, non lo considero. Poi tira fuori un foglietto, lo blocco "Vorrai mica fare degli ordini? Sono le 8:30 e ho altro da fare". Se ne va, spero offeso, ma quando entra Mefis dei Giovi subito lo segue. Mefis è stato negli anni '70 il leader di una comune con base appunto sul passo alle spalle di Pontedecimo (e quindi anche del mio paese natio, Cesino). Il fisico ha risentito degli eccessi giovanili (messi in evidenza dalla magrezza e dalla folta barba che gli incornicia il viso scavato), ma di testa c'è ancora e ha una notevole conoscenza musicale. Il Rompi gli si avventa addosso con i suoi soliti consigli discografici (è molto presuntuoso e pensa di sapere tutto), Mefis lo blocca "Scusa, ho altro da fare" e mi chiede di fargli degli ordini. Non posso non accontentarlo!
Passiamo alle richieste odierne. Signora, "Voglio il cd dei King Crimson Last Album", io, "No, guardi, last sta per ultimo, non è il titolo", piccata mi fa vedere un recensione in inglese che dice "the Last Album of King Crimson....", "Appunto signora, l'ultimo, esce tra dieci giorni".
Ragazza, chiede a Dario "Vorrei un cd di un certo, mi sembra, Lou Reed".
Mentre da me un vecchietto vorrebbe un disco di musica charleston, da Dario una vecchietta vuole avere un cd strumentale, ma che sia di Capo Verde, lui, sconsolato, "Mi dispiace signora, noi abbiamo solo musica rock e jazz". Lei non si demoralizza, "Va bene anche il rock, ma basta che sia strumentale. Sa, io ho fatto il testo di una canzone, mi serve la musica per inserircelo".
Altro vecchietto (età molto avanzata oggi in negozio, mi sento quasi giovane), "Sto cercando un disco con una canzone di tanti anni fa", vista la sua età e i tempi attuali, temo già una richiesta nostalgica, ma lui mi sorprende partendo a cantare "Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus". Lo conosco, è l'inno della goliardia, usato anche per le Universiadi. Ovviamente non lo abbiamo, ma forse è meglio così, perché dopo la prima strofa esultante (traduzione dal latino: Godiamo dunque, finché siamo giovani), il resto della strofa non è molto allegro: "Dopo l'allegra gioventù/dopo la scomoda vecchiaia/ci riceverà la terra!". Vista l'età sua e, in parte, anche mia, è meglio lasciar perdere.
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