Concerti

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ZOAGLI sabato 19 luglio ore 21.00

Mark Olson

Mark Olson ha passato parecchia della sua vita sulla strada, alla ricerca di luoghi, volti e suoni da raccontare in un disco. Nato a Minneapolis nel 1961, ha attraversato l’Europa della quale oltre ai luoghi ha potuto apprezzare per osmosi lo spirito. Come commenta Michele Gazich (al fianco di Olson negli ultimi anni e fra i migliori violinisti italiani), Mark Olson è il Jean-Paul Sartre americano; nei suoi testi si respira l’esistenzialismo, il venir meno delle sostanze e la crescita della speranza nel soggetto. Presenta la sua ultima fatica “The Salvation Blues” (Hacktone 2007), già ottimamente recensito, accompagnato dal già citato Gazich al violino e alle tastiere e percussioni dalla scandinava Ingunn Ringvold. Qest'estate si esiberà in Italia per sole due date e una di queste sarà questa di Zoagli.

Image"Ecco un disco rilassante, anche se dirlo non è il massimo della correttezza. “The Salvation Blues”, infatti, nasce da un periodo buio nella vita di Mark Olson, già cantante dei rimpianti Jayhawks. Viene fuori da due anni di vagabondaggi, iniziati dopo la rottura del sodalizio umano e artistico con la cantautrice Victoria Williams, insieme a Mark nei Creekdippers. E ne parla, pure, dell’assenza e del dolore di una separazione, ma lo fa con toni (musicali) morbidi e melodici: country rock del più fino, arrangiamenti acustici che carezzano le strofe, quella voce un po’ storta che alcuni ricorderanno. Nel via vai isterico di uscite discografiche, album così sono oasi di serenità che, se non ecciteranno i famelici, di certo faranno la gioia di quanti sanno ancora dedicare a un disco il tempo che merita. (Marco Sideri) "

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ImageLa Città di Novi Ligure e l’associazione culturale Nazca Project invitano tutti coloro che amano la musica, l’arte e le emozioni intense a Circuito Rock, il concerto che si svolgerà Giovedì 31 Luglio 2008 presso l’ Ippodromo Corrado Romanengo di Novi Ligure.
Circuito Rock è la rassegna di rock indipendente italiano che sarà fiore all’occhiello del Festival delle Arti, la manifestazione culturale a cui, dal 23 Luglio all’ 8 Agosto, parteciperanno artisti emergenti provenienti da tutta Italia che si esibiranno in molteplici discipline artistiche come la pittura, le arti visive, il teatro e la musica.
Il concerto si avvale dalla partecipazione dei Karma di David Moretti e Andrea Viti (ore 21:45), la storica formazione grunge di Milano che, dopo dieci anni, ritorna sulla scena in versione desertica, psichedelica e blueseggiante con il progetto parallelo Juan Mordecai, che vanta della presenza di altri nomi importanti della musica rock italiana e internazionale come quello di Xabier Iriondo.
Dopo i Karma si esibirà Vasco Brondi alias Le luci della centrale elettrica, l’ultimo grande talento del cantautorato italiano, scoperto, prodotto ed accompagnato dal vivo da Giorgio Canali, il leggendario chitarrista dei C.S.I.
I testi delle canzoni di Brondi “ aprono squarci nel crepuscolo e ci trascinano in un viaggio notturno dove non si vede che tenebra – la societa’ italiana sulla soglia del Millennio, il suo pathos storico, i suoi relitti, le sue rovine ( F. www.myspace.com/nazca_project )”.
Prima degli headliners si esibiranno in ordine : Black Hammersmith, Passover, Viola Riot e Dust On/Off Man.
I Viola Riot propongono progressioni chitarristiche soniche e cupe che ricordano i Black Flag, i Sonic Youth e certo punk 77/78, mentre i Dust On/Off Man, progetto frutto di una produzione musicale divisa tra Berlino e Brescia, presentano un modo di fare musica folk che si avvicina alle tendenze più innovative internazionali in cui i suoni acustici si sciolgono in loop elettronici e ne scaturisce una melodia intensa e liquida.

L’ occasione è imperdibile, non mancate!

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ImageGenova, 12 – 13 luglio 2008
Palazzo Ducale, piazza Matteotti, 9


All’interno della tradizionale manifestazione Meetix di Genova, luogo di identità tradizionali e mutamento sociale, culture ed etnie, integrazione e rapporto fra le generazioni, ecco la Festa delle culture migranti 2008. Scrittori, musicisti e pensatori si danno appuntamento a Palazzo Ducale attorno a tavoli tematici, presentazioni di film e cd. Un inter-mix davvero speciale.
Alla due giorni saranno presenti con le loro bancarelle la libreria Books in the Casba e Disco Club, in rappresentanza della rinata zona dei Truogoli di Santa Brigida


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Carla Bley in concerto (foto Terrile)
Carla Bley

Lost Chords & Paolo Fresu

La terza edizione del Liguria Jazz Summer, manifestazione curata dalla congiunta direzione artistica del Museo del Jazz e dell’Ellington Club di Genova, si è aperta con l’esibizione del gruppo Lost Chords, guidato dalla pianista-compositrice e arrangiatrice Carla Bley, con Paolo Fresu come ospite speciale. La formazione, che si avvale dell’esperienza e della classe di Steve Swallow al basso elettrico, Andy Sheppard ai sassofoni e Billy Drummond alla batteria, ha presentato il recente acclamato lavoro “Lost Chords find Paolo Fresu”, uscito a fine 2007 per etichetta Watt/ECM. Un concerto intenso e delicato che ha mosso i suoi passi nel campo di un’avanguardia melodica dal sapore antico e però ancora in grado di scaldare i cuori e accendere la miccia della speranza. Intrigante il lungo sostare sul giro d’accordi, più o meno criptato, del celebre brano beatlesiano “I Want You (She's So Heavy)”, che chiudeva con un ritornello ossessivo costruito da chitarre contorte il primo lato dell’opocale “Abbey Road”. A brillare sono state la solita splendida puntualità ritmico-armonica di Steve Swallow e la lirica purezza del suono di Fresu, che ha suonato tutta la sera il flicorno (forse tenuto troppo basso) per poi trovare un timbro sontuoso con tromba sordinata e filtrata nello splendido bis “Ad Infinitum”. Carla Bley è invece apparsa un po’ stanca, ma rimane la mente di un progetto credibile e appassionante. (Marco Maiocco)

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ImageLa rassegna 'Monfort in jazz,' che si tiene da diversi anni nella località di Monforte d'Alba, nelle Langhe, ha consentito agli appassionati di musica rock di prendere i classici due piccioni con una fava; l'occasione è il concerto di Ryan Bingham, emergente cantautore texano, abbinato all' esibizione di Joan as police woman. La bellissima 'location' del concerto, un mini anfiteatro sul cucuzzolo del paesino langarolo, rende l'esperienza ancor più godibile grazie alla brezza che rinfresca la platea fin dall'inizio dell'esibizione. L'apertura della serata è affidata a Bingham, promessa ormai mantenuta nell'ambito di una tradizione, quella texana, che con questo venticinquenne dallo sguardo fascinoso ha segnato un altro colpo; anche se a tratti l'esibizione indugia sul registro un po' ripetitivo di un country rock poderoso e chitarristico, nella parte centrale, con l'apparire di un mandolino nelle mani del chitarrista Corby Schaub, le canzoni acquisiscono personalità e, sotto lo Steston perennemente infilato in testa, si riconoscono lo spessore e la qualità delle canzoni del giovane songwriter, una via di mezzo tra lo Steve Earle meno politicizzato e il Joe Ely più ispirato. Il repertorio ripesca dall'eccellente 'Mescalito', dell'anno scorso più una manciata di brani nuovi, assai apprezzati dal pubblico.

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