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Concerti Concerti EELS IN CONCERTO A MILANO
 

EELS IN CONCERTO A MILANO Hot

ImageVenerdì 7 marzo gli Eels hanno aperto il loro mini tour italiano in una sala Verdi del Conservatorio di Milano praticamente esaurita. L'inizio del concerto era previsto per le ore 21 e puntualizzatissimo, a quell'ora, è iniziata...la proiezione di una sorta di documentario in cui Mark Oliver Everett – in guisa di uno stralunato Michael Moore – ricerca le tracce del padre, un famoso fisico morto d'infarto quando lui era ancora bambino. Il video ha allietato gli intervenuti per circa un'ora: all'inizio seguito con divertito interesse, poi in paziente silenzio, infine fischiato qua e là rumorosamente. Alle 22.15 il nostro Mr E si è deciso a palesarsi in compagnia del solo e fidato Chet Lyster, nonostante il palco fosse allestito con un pianoforte, una batteria, qualche tastiera, una steel guitar: nel corso di un'ora e un quarto (più un paio di striminziti bis) i due si sono alternati a tutti gli strumenti (compresa una specie di sega che Chet piegava fino a farla gemere in maniera molto suggestiva), anche scambiandoseli ripetutamente come in “Flyswatter”, song ridotta per piano e batteria. Il concerto ha ripercorso la carriera degli Eels – anche per la concomitanza con le due antologie pubblicate nello scorso febbraio – alternando momenti musicalmente possenti ad altri più intimi e intensi; oltre a un paio di siparetti comici in cui Mr E ha letto alcune (presunte) lettere di fan del gruppo, alcune (presunte) recensioni di giornali tra cui il Guardian e ha fatto leggere a Chet brani dalla sua autobiografia (?) appena pubblicata ("Things The Grandchildren Should Know", disponibile su Amazon a poco meno di 9 sterline).

E se sulla grandezza di Everett non si potevano avere dubbi, coincidendo la sua persona quasi totalmente con un gruppo ormai di culto, scoprire la poliedricità e la versatilità di Lyster è stata l'autentica sorpresa della serata: il suo assolo alla chitarra (mentre E ancora una volta si era installato alla batteria) su "Good Times, Bad Times" dei Led Zeppelin è stato un concentrato di precisione ed energia. Bellissimo concerto, con l'unico rimpianto della durata davvero esigua. (Danilo Di Termini)

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