Il nostro maudit preferito a volte ricorda più Clouseau che Rimbaud. Però ce ne fossero cinquantenni come lui…
Marsiglia, 26 aprile
Come nei migliori incontri di boxe, niente schermaglie preliminari, niente riprese di studio. D’altronde siamo a Marsiglia, città dove, secondo una consolidata tradizione, non si va tanto per il sottile. I Bad Seeds partono massicci, precisi e discretamente rodati per esser una delle prime date del tour: Jim Sclavunos fornisce la dimostrazione di come la batteria rock non sia per forza di cose un attrezzo da palestra, Mick Harvey è come sempre l’uomo d’ordine con la faccia da rissa e Warren Ellis sfoggia una boutique di ‘mandocaster’ dal volume di suono inversamente proporzionale alle loro dimensioni togliendo un po’ di spazio al violino (sfoggia anche il solito look rasputiniano associato a scarpe da promotore finanziario). Come in tutti i concerti del nuovo tour, Night Of The Lotus Eaters apre la scaletta, con un arrangiamento più completo rispetto alla versione di studio; seguono Today’s Lesson, Red Right Hand (accolta con entusiasmo dal pubblico) e Dig, Lazarus, Dig!!!. Poi la priva vera sorpresa della serata: un'ottima Tupelo, con Nick alla chitarra. Il nostro ha l’aria di essere tonico e ben disposto, salvo venir sabotato per tutta la serata dal filo del microfono che gli blocca le promenades ai lati del palco (durante Today’s Lesson l’effetto è parecchio comico: partenza decisa verso un gruppo di ragazze cantando “we’re gonna have a real cool time, tonite” e improvvido stop a dieci metri dalla meta). Il concerto ripropone quasi tutto Dig, Lazarus, Dig!!!, che si conferma disco nato per essere suonato dal vivo.