Era lo scorcio degli anni Novanta, Ry Cooder s’era messo in testa (e che testa, la sua) di far riunire in session parecchi musicisti africani, che sui dischi prodotti a Cuba s’erano formati, e una scelta di musicisti dell’Isola caraibica che proprio prendendo le mosse dalle note della tradizione afroamericana avevano sviluppato un suono loro, il son. La storia prese un’altra piega, come sappiamo: i musicisti africani a Cuba non arrivarono, in compenso Ry Cooder a spasso per Cuba assieme al figlio riunì le vecchie glorie del Buena Vista Social Club, un po’ come se da noi qualcuno, in piena era prog rock, avesse riportato Carosone e Buscaglione sugli scudi. Scherzi a parte, Buena Vista Social Club fu un trionfo, grazie anche al film di Wim Wenders, e dodici milioni di persone si portarono a casa il disco con le sinuose canzoni di Compay Segundo e compagni. Ecco apparire ora un secondo capitolo di inediti, Lost and Found, o meglio, due brani inediti, e parecchi dal vivo. In coincidenza con il tour d’addio dei superstiti, diciotto anni dopo. Dagli studi Egrem arrivano solo Lagrimas Negras di Omara Portuondo, e Macusa con Compay Segundo. Grande musica comunque, grandi nostalgie, grande operazione di marketing. (Guido Festinese)