Era il dicembre del ‘69, giusto agli sgoccioli delle giornate che sarebbero diventate il 1970, una settimana dopo. Il locale era il Theresa's Blues, un posto caldo della fredda Chicago che ora non esiste più. Lì si incontravano al lunedì sera una serie di fuoriclasse del blues acuminato ed elettrico. Presero le misure diverse volte, poi si ritrovarono in studio per vedere cosa era possibile tirare fuori. Qualcuno era allo sgocciolo del calendario d'attività, ad esempio il favoloso Otis Spann. Qualcuno era una specie di tigre aggressiva della chitarra, come Buddy Guy, come Louis Myers. Poi c'erano basso e batteria, ovvero Ernest Johnson e Fred Below, e il titolare della seduta, il gigantesco Junior Wells. Armonica di fiamma, voce incandescente ed ironica. Una delle incisioni blues più palpitanti mai ascoltate. Ascoltare per credere. Sette brani di bonus tracks, uno più bello dell'altro. (Guido Festinese)