Tutti a bordo: volenti o nolenti, ubriachi di rum o sobri come alberi maestri, in fuga dalla legge o da un amore. Tutti a bordo e a suonare. Questo sembra essere il motto di Son Of Rogues Gallery, seconda raccolta piratesca curata da Hal Willner e ispirata, grossomodo, dai Pirati dei Caraibi cinematografici (Johnny Deep suona anche la chitarra). Quello che potrebbe essere semplicemente un carrozzone promozionale, è invece un'operazione pensata bene e venuta meglio che mette in fila sopravvissuti d'ogni sorta (da Tom Waits a Nick Cave, da Robin Hitchcock a Iggy Pop, da Shane MacGowan a Beth Orton) e gli affida un pezzo di repertorio marinaro. Alcuni restano fedeli al volto ribaldo delle ballate, altri cambiano il passo con versioni non ortodosse; tutti però si impegnano, o almeno così suona. E il risultato è di primissimo ordine. Non si scherza, a bordo. (Marco Sideri)