In controtendenza rispetto al gusto del giorno che vorrebbe il folk legnoso, ossuto e "autentico", Miss Diane aggiunge generosi dosi di pop alla formula per questo suo terzo album lungo. Con la bella voce sempre in primo piano, Alela vagabonda tra umori jazz, arrangiamenti folk rock, melodie urbane ed educate. Questa, piccola, svolta non cancella né diluisce il talento per la scrittura della protagonista, capace di episodi di certa efficacia. Semplicemente, questo "& The Wild Divine" lascia entrare un po' di luce nelle stanze dei brani con il prevedibile risultato che gli ascoltatori più intransigenti storceranno, un poco, il naso, mentre chi è alla ricerca della quiete complessa del cantautorato maturo brinderà, piano, alla nuova Miss Diane. In attesa di una ulteriore svolta prossima ventura, che ancora non si può indovinare. (Marco Sideri)
vedi sotto video
vedi sotto video