Apologia della felicità. In jazz. Da quando, 1917, fu pubblicato il primo disco della storia di questa musica, due linee non necessariamente divergenti si confrontano. Premesso che la distinzione fra jazz “caldo” e jazz “freddo” è una solenne bischerata, nata da un equivoco linguistico alimentato ad arte, ( “cool jazz” non significa freddo, ma “figo”), è ben vero invece che in queste note ci sono sempre stati musicisti riflessivi e introversi, e altri di contagiosa allegria: gente portata al gesto diretto, umorale, spesso sorridente: pensate a Fats Waller, a Lester Bowie, a Dizzy Gillespie. Hiromi è una pianista che quando siede dietro gli ottantotto tasti scatena una sorta di danza della felicità, come faceva Oscar Peterson, come seppe fare lo sfortunato Michel Petrucciani. Castaneda suona invece l’arpa colombiana, non esattamente lo strumento principe di una scuola di jazz. La introdussero i conquistadores in America latina, Castaneda ha il merito, qualche centinaio di anni dopo, di essersela letteralmente reinventata. Tra le sue dita è uno strumento a percussione un liuto, un basso, un’arpa, ovviamente: ma con una carica che viene da pensare a cosa sarebbe successo, in mezzo ai ragazzi di Joe Zawinul, i Weather Report. Questo cd riporta l’incontro tra due vulcani in eruzione, dunque: tensione, swing, e un’evidente voglia di suonare. Fate provvista di buonumore jazz. (Guido Festinese)
Jazz
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HIROMI & EDMAR CASTANEDA - Live in Montreal
HIROMI & EDMAR CASTANEDA - Live in Montreal
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HIROMI & EDMAR CASTANEDA - Live in Montreal
2018-02-22 09:45:06
Guido Festinese
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