Dimenticate i dischi precedenti di questo progetto parallelo ai New Pornographers di Dan Bejar; qui siamo in pieno synth-pop anni ’80, fin dalle prime note di “Chinatown” (che però ricorda un pezzo seventies dei Floaters, “Float on”). Non stupisce quindi una citazione di “Enola gay” degli O.M.D, almeno non quanto riconoscere “Stolen moments”, hit soul-jazz di Oliver Nelson dei primi ’60. I Pet Shop Boys aleggiano su tutto l’album, arrivando a incontrare Ryuchi Sakamoto in una lunga suite di 16 minuti (“The laziest river”), ma anche Chris Rea e chiunque altro tra i Beatles e i New Order. Tanto da non capire, proprio come accade guardando il Robert "Noodles" De Niro nella fumeria d’oppio di “C’era una volta in America”, se si sta riascoltando il passato o gettando uno sguardo sul prossimo futuro. (Danilo Di Termini)
vedi sotto video