Se una cosa abbiamo imparato dai dischi solisti di Robert Forster questa è l'accuratezza in punta di penna della scrittura e la felice vena melodica. Il suo passato nei Go-Betweens, fino alla morte improvvisa del suo compare Grant McLennan ne è stata l'anticipazione nelle due fasi del gruppo australiano. Inferno, nonostante il titolo bellicoso, è un album parecchio rilassato e, potremmo azzardare, più semi-acustico del solito, nonostante la produzione di Victor Van Vugt. D'altronde, un divano in copertina, una canzone su due vecchi surfisti e la title-track che parla dell'estate a Brisbane non potevano certe portare molto movimento. Parafrasando il titolo del disco precedente, Songs to Play, possiamo dire che se là c'erano canzoni da suonare (o da giocarci) qui c'è il consueto e raffinato songwriting, con un po' di mestiere di troppo e, magari, meno cose da dire. Comunque Forster riesce sempre, anche quando meno ispirato o convinto, a farci alzare dalla sedia, spegnere i rumori e ascoltare con attenzione questi preziosi e scarsi trentacinque minuti. (Fausto Meirana)