Non è una reinvenzione fulminante stile Johnny Cash, la vecchiaia di Jerry Lee Lewis. Ma del resto Jerry Lee non ha quel piglio da icona; non rappresenta nessuno e neppure lo rappresentava quando, all’apice del successo, ha buttato tutto in malora sposando la cugina di 13 anni. Jerry Lee è un outsider (leggete Hellfire, ottima biografia di Nick Tosches). Un outsider che continua, dagli anni ’50 senza prendere fiato, a suonare. Rock & Roll Time è un nuovo disco di vecchie canzoni che ha il (fulminante) pregio di non suonare nostalgico. La voce è un po’ stanca, il ritmo più lento, il pianoforte magari non va più a fuoco ma ogni pezzo è vivo e presente; l’ascolto un viaggio nell’oggi e non un giro al museo. Prova ulteriore dello stato di salute di JL, il fatto che i famosissimi ospiti siano solo una nota da comunicato stampa mentre scorrono le canzoni. (Marco Sideri)