Defend Yourself segna, a 14 anni dall’ultimo album pubblicato, la nascita dei Sebadoh fase 3. La prima fase era grezza e casalinga; la seconda più rifinita e di successo. La terza arriva quando l’estetica per cui i Sebadoh furono famosi (il lo-fi a cuore aperto dei primi anni 90) è un ricordo lontano per ex adolescenti. Eppure non mollano o quasi, Lou Barlow, Jason Lowenstein e il nuovo batterista Bob D’Amico. Defend Yourself è un album indie rock: orecchiabile, melodico, gentilmente distorto, magari anche registrato a casa, ma conta poco, che “registrare a casa” oggi non vuol dire più fruscii e bassa fedeltà. Vuol dire anzi suoni diretti e puliti, e un’atmosfera ordinata e spontanea. I Sebadoh non indovinano qui le canzoni perfette di ieri (Soul and Fire); né rappresentano più un’idea, come fecero ai tempi belli. Suonano, però, bene. Può bastare. (Marco Sideri)