Nel 1985, ai tempi dell'uscita di VU, Paul Roland ebbe il privilegio d'intervistare tre dei Velvet Underground (Sterling Morrison, Nico e Maureen Tucker) e provò a chieder loro se sarebbero stati interessati a collaborare con lui; con sua sorpresa, accettarono. Mandò così dei demo a Sterling, il quale ne fu entusiasta. Successivamente gli inviò anche le basi, ma purtroppo risultarono incompatibili con l'impianto dello studio di registrazione che il bassista usava all'epoca e così quelle canzoni rimasero a lungo nel cassetto; ricompaiono oggi, finalmente, in questo disco. Paul avverte: "Questo non è Paul Roland che imita i Velvet Underground, ma è l'album che avrei potuto fare con loro se non avessi lasciato passare l'occasione". Nulla è andato perduto; lo scenario predominante questa volta è horror e pulp (si avvicendano zombies, dee malvagie, l'isola del Diavolo, il motel di Bates...); i testi, come al solito, sono di alto livello e visionari; e la musica? Irradia Paul Roland primo periodo in tutte le direzioni; dei Velvet, è bene dirlo, neanche l'ombra... anche se, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto sentire la splendida "Kalì" cantata da Nico... (Marco Bonini)