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Musica italiana Recensioni Italiani ANDREA ORLANDO – Dalla vita autentica
 

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ANDREA ORLANDO – Dalla vita autentica

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Titolo
Dalla vita autentica
Anno
Casa discografica

Quello di Andrea Orlando è un nome importante nel panorama prog italiano attuale. L'artista infatti ha suonato con La Coscienza di Zeno, gli Hostsonaten, La Maschera di Cera ed i Finisterre, gruppi tra i maggiori del progressive nostrano degli ultimi vent'anni. Questo Dalla vita autentica è adesso il suo primo disco solista: sette composizioni – definirle semplici canzoni sarebbe banale e riduttivo – dalla vena lirica molto poetica e dalla scrittura musicale sicura ed impareggiabile. Andrea si rivela ancora una volta un eccellente polistrumentista, perfettamente a suo agio, sia con la batteria, sia con le tastiere. Si ascolti al riguardo il suo lavoro al sintetizzatore nell'opener Le forme della distanza: il brano, strumentale, unisce alla tradizionale sensibilità del prog tocchi più moderni ed effetti ambient in linea con certe produzioni di Brian Eno, David Sylvian e Steven Wilson. Molto più classicamente sinfonica – e genesisiana – la successiva Oltre domani, con la voce sempre grandiosa di Alessandro Corvaglia dei Real Dream. Il moog di Agostino Macor dona spezie quasi gobliniane, ma all'interno di un contesto squisitamente melodico e da metà pezzo quasi intimo, a Cinque giorni d'autunno. A valorizzare Cadi con me, oltre al sublime mellotron e al vibrafono di Andrea, troviamo la splendida voce di Simona Angioloni. Il giardino di Maya è invece un altro strumentale, una cavalcata barocca traboccante di suoni e colori, con il violino di Roberta Tumminello sugli scudi insieme al moog.

Gli archi e la ricerca di una grande delicatezza, nel canto e nelle immagini, incorniciano la sofferta ed emozionante Fragile. La suite conclusiva, che dà il titolo al CD, è una summa in diciassette minuti di tutte le emozioni e le sensazioni musicali dell'intero lavoro: introspezione cantautorale e prog più sinfonico si sposano alla perfezione ed in grande armonia, chiudendo davvero alla grande un'opera altamente riuscita quanto personale, che consacra il talento di Andrea Orlando anche come autore di testi ed arrangiatore. (Davide Arecco)

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