Lloyd Cole trova nell’elettronica una nuova ispirazione, anche se la sua frequentazione con certe sonorità risale al passato; già Plastic Wood (2004) era un disco strumentale, elettronico, completamente diverso dalle canzoni pop cui l’artista inglese ci aveva abituati. Per non parlare della più intensa collaborazione con Hans-Joachim Rodelius: Selected Studies Vol. 1 è del 2013 storia quasi recente visto che uscì nello stesso anno del convincente disco ‘normale’ Standards. Non sorprende troppo, quindi l’adozione di una strumentazione del tutto sintetica per Guesswork, disco che giunge dopo sei anni di pausa. Si tratta di un disco di pop dominato dall’elettronica, ma pur sempre un disco di splendide canzoni, con qualche ritmica robotica ed ossessiva e più di un debito verso artisti come i Kraftwerk e, in generale, con il suono ‘cosmico’ di impronta germanica. Ma le melodie vincono su tutto, e in questo Lloyd Cole ha una certa esperienza, da Rattlesnakes in poi, pur con alti e bassi; collaborano a Guesswork anche due vecchi amici dei Commotions: il chitarrista Neil Clark e il tastierista Blair Cowan. (Fausto Meirana)