Negli anni ’80 c’erano le Go Go’s o le Bangles a dare al pop rock dell’epoca un tocco femminile. Nel terzo millennio lo scettro da “riot girls” pare proprio destinato alle Dum Dum Girls. Californiane come le loro “antenate” giungono al secondo appuntamento con un disco esplosivo, decise a lasciare il segno. Only In Dreams convince al primo ascolto: un rock’n’roll semplice, ma mai banale o scontato, dieci brani armoniosi, dalle melodie contagiosissime, ritornelli ben studiati e chitarre rutilanti per trentasei minuti di energia allo stato puro. Non mancano punte di perfezione: il brano di apertura Always Looking tiratissimo e trascinante, il primo singolo Bedroom Eyes, abboccato e ben costruito per i palati meno esigenti e la ballata Coming Down, splendida e accorata. Una nota di merito va senz’altro alla voce della front-woman Dee Dee, ben modulata e potente che si arrampica sul pentagramma senza cedimenti. (Mauro Carosio)
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