Nonostante i molti anni di attività, tra concerti e teatro, il cantautore genovese Federico Sirianni ha prodotto solo tre cd: ‘Onde clandestine’ (2002), ‘Dal basso dei cieli’ (2006) e ‘Nella prossima vita’, che esce in questi giorni. La novità, in questo caso, è la paternità del progetto, condivisa con gli Gnu Quartet, l’eclettico ensemble che si confronta con diversi generi musicali partendo da un background solidamente classico. Il flauto di Francesca Rapetti e gli archi di Stefano Cabrera, Roberto Izzo e Raffaele Rebaudengo, trovano accenti inediti per le canzoni di Sirianni, ne smussano certi angoli per arrivare ad un suono armonico e pieno. Anche il cantato di Federico, talvolta, perde un po’ dell’abituale asprezza e si fa addomesticare dagli arrangiamenti, salvo ritrovare l’usuale terreno nei brani più incalzanti come ‘Nato sfasciato’ e ‘Ondanomala’. A separare le due immaginarie ‘facciate’ del disco troviamo un bell'interludio suonato in completa solitudine dal fiatista Edmondo Romano. (Fausto Meirana)