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Rock Recensioni NEIL YOUNG - A Treasure
 

NEIL YOUNG - A Treasure NEIL YOUNG - A Treasure Hot

NEIL YOUNG - A Treasure

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Artista
Titolo
A Treasure
Anno
Casa discografica

Registrato in diverse date della tournée con gli International Harvesters, tra il settembre ‘84 e quello ’85, in mezzo alla pubblicazione di “Old ways” da cui compaiono due canzoni (“Bound For Glory” e “Get Back To The Country”), questo live testimonia uno dei periodici ritorni del rocker canadese al prediletto country. Ma se esiste un musicista che riesce a restituire significato al genere, scrostandolo di ogni residuo nocivo, questo è certamente Neil Young: sarà l’anima punk, saranno i musicisti coinvolti (Ben Keith, Spooner Oldham, Rufus Thibodeaux, Anthony Crawford) o il songbook dal quale attingere (“Flying On The Ground Is Wrong”, epoca Buffalo Springfield), ma tutto l’album è un crescendo entusiasmante fino all’apoteosi psichedelica di “Grey riders”. “Are You Ready For The Country?” (Danilo Di Termini)

 



opinioni autore

Voto medio dell'autore: 2 user(s)

Giudizio complessivo 
 
87  (2)

 
NEIL YOUNG - A Treasure 2011-08-07 15:59:18 Guido Festinese
Giudizio complessivo 
 
85
Guido Festinese Opinione inserita da Guido Festinese    07 Agosto, 2011
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Non so se qualcuno abbia mai riflettuto sul fatto che il Signor Neil Young è uno e trino, almeno vocalmente parlando. C'è il Neil Young con la vocina che non invecchia mai tutta miele e gentilezze, insalatina tenera da gustare sotto i denti al primo Harvest. C'è la vocina vociona, che gli serve invece quando scatena la perfetta tempesta elettrica, altro campo dove il Nostro è Forever Young, appunto. E poi c'è una terza voce: un misto fra le due, un agrodolce lievemente ironico ed indispettito, la voce, per intendersi, di Motorcycle Woman, o di Time Fades Away. Questo veniva in mente ascoltando questa ennesima puntata negli sterminati archivi sonori younghiani, per la gioia dei fan “normali”, e la costernazione dei completisti fanatici che s'erano comprati il boxone caro come due barili di petrolio, e pensavano d'aver tremontianamente messo tutto il fieno possibile in cascina. Bene, la terza voce: quella indispettita e agrodolce regna sovrana su queste splendide registrazioni con gli Internatinoal Harvesters, crema della crema tra gli accompagnatori di Young: Ben Keith, Hargus “Pig” Robbins, Rufus Thibodeaux, Spooner Oldham. Che avrebbero meritato ben più che un capitolo d'archivio colto dal vivo, per quanto scintillante. Perché qui, tra l'84 e l'85, siamo in uno strano, cruciale momento nella carriera di Mr. Helpless: diversi dischi alla ricerca di svolte e capriole stilistiche totali ben deludenti, un sospetto ritorno all'ardine con Old Ways che ricercava i fasti di Harvest con, però, un sospetto di confortante e reazionaria acquiescenza alle lusinghe del “traditional” che più traditional non si può. Old Ways c'è, qui, ma trasfigurato in una sorta di possente ruggito country rock, che peraltro non risparmia trattamento vivificante persino a due tracce dell'orrendo Reactor: Motor City e Southern Pacific. Cinque gli inediti, e di eccellenza. Ma che bellezza ascoltare l'iniezione di adrenalina in Are You Ready For The Country.

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NEIL YOUNG - A Treasure 2011-08-03 17:04:31 Danilo Di Termini
Giudizio complessivo 
 
88
Danilo Di Termini Opinione inserita da Danilo Di Termini    03 Agosto, 2011
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