“Jazz alla Filarmonica di Berlino” è una bella serie di concerti (giunti con questa registrazione al diciassettesimo capitolo) che cerca di dare un ritratto sonoro delle molte famiglie musicali jazz, classiche e folk che tutte assieme possiamo definire come “Europa”, termine un po' in ribasso in questi tempi. Dunque qualsiasi argine culturale messo a presidio dell'intelligenza, contro chi predica grette chiusure campanilistiche e pseudo identitarie è benvenuta. Qui è all'opera il trio nordico da molti anni attivo guidato da quel folletto dei tasti che è Stefano Bollani, trio rinforzato dalla fisarmonica di Vincent Peirani, con la presenza naturalmente della “piccola orchestra” ritagliata nei ranghi della Filarmonica. Resta un po' ambiguo il concetto se questo disco sia dedicato al “Mediterraneo” o se tale caratteristica vada intesa come attributo principe dello stivale geografico lanciato come un pontile sull'acqua nell'Europa meridionale: forse vale questa ipotesi, perché si parte da Monteverdi, si transita per Rota e Morricone, poi per Paolo conte, Puccini e Rossini. Scelte dunque abbastanza convenzionali, perfino prevedibili, per noi. Ma la classe strumentale è intatta, e le singole scelte indiscutibili, per valore. (Guido Festinese)