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Rock Recensioni BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball
 

BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball Hot

BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball

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Titolo
Wrecking Ball
Anno
Casa discografica

Springsteen è incazzato, deluso e probabilmente pure un po’ depresso. Incazzato politicamente e socialmente con chi ha buttato a terra l’America e la sua gente, con i banchieri, i politici e con chiunque abbia rubato la dignità al suo paese. "Wrecking Ball" è un disco per gli americani, i lavoratori e le persone che non ne possono più; è un disco per il presente ma anche per il passato, un gesto di rispetto verso gli americani e gli immigrati che hanno costruito città e società con il duro lavoro e la cui memoria rischia di essere infangata, se non obliterata. Tutto questo viene tradotto nella miglior musica che Springsteen abbia mai scritto e suonato negli ultimi 10 anni, un incontro eterogeneo tra le sonorità di "The Rising" e la musica folk della tradizione americana e irlandese dove trova posto anche la chitarra, sorprendentemente modesta, di Tom Morello. Da qui, dalla musica, nasce la speranza capace di farci andare avanti, l'ottimistica speranza che le persone dimostrino una volta per tutte di essere vive e pronte a riprendersi ciò che gli è stato rubato, un sentimento urlato da uno Springsteen sicuro che Johnny Cash, Woody Guthrie e i fantasmi del passato siano qui, nella musica e nelle parole, a darci una mano. (Mattia Meirana)

 

 

opinioni autore

Voto medio dell'autore: 4 user(s)

Giudizio complessivo 
 
85  (4)

 
BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball 2012-03-08 22:07:25 Fausto Meirana
Giudizio complessivo 
 
82
Fausto Meirana Opinione inserita da Fausto Meirana    08 Marzo, 2012
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Fa piacere il ritorno di Springsteen, sia pure con un disco difettoso e discontinuo, a una scrittura più sincera dopo gli sconcertanti ultimi album. Inoltre il materiale si presta bene alla dimensione live, dove il boss è ancora inattaccabile.

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BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball 2012-03-08 13:06:59 Danilo Di Termini
Giudizio complessivo 
 
81
Danilo Di Termini Opinione inserita da Danilo Di Termini    08 Marzo, 2012
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“Ho dato una voce a personaggi diversi che attraversano la storia americana e ogni canzone ha uno stile musicale appropriato per l'epoca che racconta”. Così Springsteen nelle interviste per il primo album dopo la scomparsa di Clarence Clemons (peraltro presente in “Land Of Hope And Dreams”, inedita in studio, ma nel “Live in New York”). Da qui l'estrema disomogeneità degli undici brani, con la varietà che induce in qualche caduta (il soul hip-hop di “Rocky ground”) o déjà vu (il singolo “We Take Care Of Our Own”). Ma la delusione dell'era Obama, la rabbia per l'impotenza dell'uomo comune, si trasforma in grande musica nella splendida giga di “Shackled and down”, nella struggente ballata di “Jack of all trades” o nella conclusiva Spoon River di “We are alive”. The Boss is back in town!

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BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball 2012-03-08 13:05:22 Alberto Bruzzone
Giudizio complessivo 
 
76
Alberto Bruzzone Opinione inserita da Alberto Bruzzone    08 Marzo, 2012
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“Wrecking Ball” è stato giustamente definito il disco “più arrabbiato” di Springsteen. E diversamente non potrebbe essere, a partire proprio dal titolo: la palla di demolizione usata nei cantieri. Un brano - questa “title-track” - scritto e pensato per celebrare le glorie del “Giants Stadium”, prima del suo abbattimento. Testo potente, che diventa la metafora dell’America - e un po’ del mondo - di oggi: la finanza basata su numeri, il sistema che implode, e quella palla da demolizione che spazza via tutto ma rappresenta anche la speranza della ricostruzione e di un domani migliore. All’insegna del “We Take Care Of Your Own”, ci pensiamo noi, il titolo della prima traccia, la più rock e orecchiabile - non a caso scelta come singolo di lancio - tra le undici (tredici nell’edizione deluxe). Musicalmente, va rilevato come il nuovo produttore Ron Aniello abbia fatto un lavoro magistrale, arrivando a ottenere il disco più folk della carriera di Springsteen. Uno che a 64 anni suonati ha ancora voglia di ripartire da zero. In questo caso, con un disco che rasenta da vicino il “We Shall Overcome” suonato con la Seeger Session Band e le cover dell’ultranovantenne Bob Seeger. Non a caso, parecchi musicisti di “Wrecking Ball” provengono da quella formazione, mentre la E-Street è rappresentata dai soli Max Weinberg e Soozie Tyrell, se si escludono l’ormai ambivalente Charlie Giordano e la moglie del Boss, Patti Scialfa. Però, lo spettro della “più grande macchina rock vivente” è sempre lì. Nella splendida foto finale del booklet, che inquadra il Boss e Clarence Clemons di schiena, davanti a una marea di persone. Trent’anni fa, in “Born To Run”, si vedevano le loro facce: il Boss appoggiato a Big Man. Avevano una vita davanti. Ora, la morte dell’amico di sempre e le schiene. Ma non è ancora partita chiusa. E Springsteen stesso affida questo pensiero a un messaggio finale: «Clarence non è morto. Morirà quando noi stessi moriremo».

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BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball 2012-03-06 20:53:53 Mattia Meirana
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100
Mattia Meirana Opinione inserita da Mattia Meirana    06 Marzo, 2012
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Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

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87  (1)
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BRUCE SPRINGSTEEN - Wrecking Ball 2012-03-21 18:37:29 Andrea Ansevini
Giudizio complessivo 
 
87
Andrea Ansevini Opinione inserita da Andrea Ansevini    21 Marzo, 2012
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Scusatemi tutti. Abbiamo scritto qualunque cosa. Tutto e il contrario di tutto. E' semplicemente un disco notevole di Bruce, sicuramente non il migliore certo. Ma la sua qualità non si discute. Se sulla copertina vi fosse un pseudonimo avremmo gridato al capolavoro. E' il primo disco di Springsteen che ascolto volentieri dela 1980....

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