Springsteen è incazzato, deluso e probabilmente pure un po’ depresso. Incazzato politicamente e socialmente con chi ha buttato a terra l’America e la sua gente, con i banchieri, i politici e con chiunque abbia rubato la dignità al suo paese. "Wrecking Ball" è un disco per gli americani, i lavoratori e le persone che non ne possono più; è un disco per il presente ma anche per il passato, un gesto di rispetto verso gli americani e gli immigrati che hanno costruito città e società con il duro lavoro e la cui memoria rischia di essere infangata, se non obliterata. Tutto questo viene tradotto nella miglior musica che Springsteen abbia mai scritto e suonato negli ultimi 10 anni, un incontro eterogeneo tra le sonorità di "The Rising" e la musica folk della tradizione americana e irlandese dove trova posto anche la chitarra, sorprendentemente modesta, di Tom Morello. Da qui, dalla musica, nasce la speranza capace di farci andare avanti, l'ottimistica speranza che le persone dimostrino una volta per tutte di essere vive e pronte a riprendersi ciò che gli è stato rubato, un sentimento urlato da uno Springsteen sicuro che Johnny Cash, Woody Guthrie e i fantasmi del passato siano qui, nella musica e nelle parole, a darci una mano. (Mattia Meirana)