#LaCopertina
19 Aprile 2020
|Quando nel 1964 un giovane avvocato, Bernard Stollman, ascoltò Albert Ayler in un club di Harlem insieme a una dozzina di persone, decise che doveva esserci un'etichetta che avrebbe registrato quella musica. L'anno dopo nasce la Esp-Disk: il suo nome deriva dalla lingua esperanto (che Stollman conosceva), da una certa idea del mondo e al fatto che "The artists alone decide what you hear on their ESP Disk". Le copertine si caratterizzano per l'uso quasi esclusivo del bianco e nero, sia grafico che fotografico, uno stile che va al di là dei singoli designer prescelti: tutte le persone dell'azienda erano coinvolte nel processo e lo stesso Bernard Stoller serigrafava personalmente le copertine. Howard Bernstein è sicuramente uno dei più visionari tra questi, come testimoniano le realizzazioni per i dischi di Giuseppi Logan, il sassofonista scomparso negli scorsi giorni a New York, dopo una vita avvolta nel mistero o più semplicemente nel disagio mentale, e al quale dedichiamo queste righe. (Danilo Di Termini)
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