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Rock Recensioni DAVID BOWIE - Blackstar
 

DAVID BOWIE - Blackstar DAVID BOWIE - Blackstar Hot

DAVID BOWIE - Blackstar

Dettagli

Titolo
Blackstar
Anno
Casa discografica
Durata
41 ca.

n.d.r. Prologo della recensione. Questo scritto ci è stato mandato da Marcello, e pubblicato, il giorno dell'uscita del disco. Dopo la morte di Bowie, per rispetto verso l'artista, lo stesso autore ci ha chiesto di toglierlo. Ora mi sembra giusto ripubblicarlo, in quanto questo era il pensiero del recensore prima della sua morte e non è  certo cambiato dopo il tragico evento. Tra l'altro Valeri è sempre stato un grande  fan di Bowie e mi aveva prenotato il disco ben prima dell'uscita. Non mi sembrano quindi giuste, non le critiche, ma gli insulti toccatigli su facebook alla lettura della sua recensione. Ognuno ha il suo pensiero, quello di Marcello Valeri era, e rimane, questo.

Bisogna scegliere, è necessario. Essere oggettivi o soggettivi, significanti o significati. Con questa premessa mi accingo a disquisire sul nuovo lavoro di David Bowie, l’atteso Blackstar, di cui tanto già si è detto e tanto si dirà. Ed ora dirò io. Se la title track con i suoi nove minuti e rotti ha, in qualche modo, una sua ragione d’essere in quanto summa astuta di una carriera mai doma, per il resto rimangono due ripescaggi, recenti tra l’altro, delle già non superlative Sue (or in a season of crime) e Tis’ a pity, she’s a Whore (uscite entrambe in 10” per un Record Store Day), una canzone del lavoro teatrale omonimo, Lazarus, intro alla Cure e rimandi alle pellicce psichedeliche, dove si immagina una prosecuzione della vicenda de L’Uomo che cadde sulla Terra, e tre possibili B-sides che chiudono un lavoro, per fortuna di non eccelsa durata. A Bowie si perdona la senilità attiva, il mito dell’eterno ritorno (e Lazarus, in tutte le sue accezioni, è quasi un nome de plume) e la mirabolante fragilità ma non si possono più trasgredire le necessità che il suo status, in termini di aspettative, pone in essere. Semplificando: travestire idee di canzone, quando va bene, se non abbozzi di melodia, in veste di supposto avant jazz, che già è retrò, non significa consegnare un lavoro tramandabile ma costituisce lo scaltro aggiungere solo una nota, polisemica, a piè di pagina, di una lusinghiera ma trascinata biografia.

Se ne leggeranno meraviglie ma io scelgo la strada oggettiva. (Marcello Valeri)

 

 

opinioni autore

Voto medio dell'autore: 2 user(s)

Giudizio complessivo 
 
70  (2)

 
DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-18 18:58:00 andrea rainero
Giudizio complessivo 
 
90
andrea rainero Opinione inserita da andrea rainero    18 Gennaio, 2016
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DAVID BOWIE - Blackstar - 2016

Cosa scrivere che non sia già stato scritto o detto un milione di volte nelle ultime settimane?
Niente, per cui mi limito a dare il punteggio.

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50
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DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-07 11:39:21 Marcello Valeri
Giudizio complessivo 
 
50
Marcello Valeri Opinione inserita da Marcello Valeri    07 Gennaio, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni
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232
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Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Giudizio complessivo 
 
96  (4)
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DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-31 12:58:10 filippo bersani
Giudizio complessivo 
 
100
Opinione inserita da filippo bersani    31 Gennaio, 2016

Non compro mai in base alle recensioni

Se dovessimo acquistare musica in base ai giudizi dei recensori, di professione o non,ci perderemmo una bella fetta della miglior produzione musicale..
Mai come in questo caso la recensione si discosta dall'effettivo valore, intrinseco e...affettivo... dell'ultimo grande regalo fattoci da Bowie, in punto di morte..

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150
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DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-29 08:38:50 Saverio Brandi
Giudizio complessivo 
 
100
Opinione inserita da Saverio Brandi    29 Gennaio, 2016

Godetevi quest'ultimo Bowie

Trascinato qui dal mio fratellone, dico la mia. Che non è molto diversa.. Ho ancora i brividi dal primo ascolto della titletrack in anteprima su youtube. E ad ogni ascolto ulteriore il brivido si moltiplica e si somma a quello , pari, regalatomi da DollarDays, GirlLovesMe, Lazarus. Già conoscevo 'TisAPity e Sue (ma hanno un diverso missaggio), qui il brivido resta inalterato. Un testamento immenso, aggettivo inflazionato ma perfettamente calzante.
Ho detto la mia. In parte. Odio far polemiche ma..
Il recensore Marcello Valeri.
M.V. ha steso il suo monosemico esercizio di stile, à la Queneau, per manifestare il suo "scuorne" per non aver ritrovato il "suo" amato Bowie tra i solchi del vinile. O non s'è riconosciuto nello specchio del CD.
Dal tono autocelebrativo dello scritto mi viene da pensare che anche la sua firma sia, citandolo da vivo, un Nom De Plume (si scrive così, Valeri..)
Godetevi la musica, fottetevene delle recensioni..

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200
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DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-22 21:50:23 Lidio Brandi
Giudizio complessivo 
 
95
Opinione inserita da Lidio Brandi    22 Gennaio, 2016

Ammaliante,ipnotico,affascinante e misterioso. Dopo la morte di David..una cosa immensa. La consapevolezza della propria morte non ha offuscato, semmai ha acuito la capacita di quest'Uomo di raggiungere un obbiettivo. Qualcosa che, per quanto ne sappia io, che non sono un critico musicale (..!), MAI nessuno ha avuto la volontà, la forza, la enorme generosità.., di fare.

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210
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DAVID BOWIE - Blackstar 2016-01-22 09:23:33 Franco Civera
Giudizio complessivo 
 
90
Opinione inserita da Franco Civera    22 Gennaio, 2016

Alzare le antenne emozionali prima dell'ascolto.

Mai stato un grande fan di Bowie, se non nel periodo Berlinese, per le mie affinità musicali con Fripp&Eno. L'ultimo disco ascoltato, distrattamente,in auto verso chissèddove, era Heathen. L'avevo comperato in Autogrill per evitare un chilo di monetine di resto per le sigarette. Non mì impressionò minimamente.
Ma grazie al battage social-mediatico su FB ho assimilato Blackstar prima della pubblicazione. Ho percepito immediatamente una tempesta emotiva, dietro quel lento vibrato della voce di David, un buio terrificante dietro ogni parola. Possibile che un critico musicale non riesca a captare tutto cio?
Ho riso tra me e me, leggendo la buriana di interpretazioni cabalistico-occultiste.. ma rimaneva una sensazione di disagio, di turbamento. La consapevolezza che qualcosa di catartico-catastrofico, nella vita di Bowie, fosse imminente.
Non penso di possedere doti da veggente. Ho solo ascoltato col cuore.
Invito quindi tutti i critici musicali ad ascoltare col cuore ed evitare valutazioni sterili e note astiose per aspettative rimaste deluse

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