Squadra che vince non si cambia, pensano gli albionici Anathema da qualche anno. Ma squadra che vince non può neppure permettersi di suonare sempre nello stesso mood, tra il malinconico ed il tragico, il tutto avvolto in un alone di quasi soprannaturale eleganza floydiana. Va a finire che i dischi si assomigliano. E così ecco un primo passo, ancora timido, verso nuovi lidi, sempre saldamente alt rock, comunque, ancorché storicizzati: se da The Lost Song alla traccia che porta proprio il loro nome Anathema si potrebbe essere in un qualsiasi disco dell'ultimo decennio, da We're Not Alone arrivano le increspature elettroniche, i glitch, i battiti sintetici mescolati a quelli delle pelli naturali. Nulla che non abbiano fatto i Radiohead di Kid A o i Sigur Rós, sia chiaro, ma chi ben (ri)comincia.... (Guido Festinese)