Il panorama musicale femminile attuale batte quello maschile di diverse lunghezze. Sentito l'esordio di Anna Calvi e in attesa di Marianne Faithfull, il recensore si pone una domanda sull'avvento delle quote azzurre vista la minoritaria presenza di maschi che propongano sferzate di creatività o di classe come le signore che compongo questa introduzione. Se, da una parte, si pensa che questo è il terzo lavoro di Joan (in realtà il quarto visto che, venduto solo durante i concerti, tra questo lavoro e To Survive che lo precedeva è uscito un album di Cover pleonasticamente intitolato "Cover" con una copertina che vi invito a cercare sul web) è straordinario il risultato che in queste tracce viene assemblato: la forma canzone come canonicamente la si conosce c'è ed è riconoscibile ma è lo stile e la forma della composizione che nascondono, dietro melodie non convenzionali, una creatività poco riscontrabile nell'attuale panorama. Ci si può stupire di trovare accenni Portishead ma anche Nyman tra le canzoni di The Deep Field ma, se la ricerca non è il forte dell'ascolatore, ci si può anche accontentare di godere degli ascolti che, premesso, dovranno per forza essere reiterati per accorgersi di quanto sinora detto. Il 2011 , almeno per Miss Wasser, comincia bene. E anche questa volta il rischio del suono Kazzinger è evitato. (Marcello Valeri)
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