Da quale sperduta isola può aver avuto origine la spiaggia di plastica che dà il titolo all’ultimo lavoro della cartoon band più famosa del pianeta? Plastic Beach al primo ascolto sconcerta. Sonorità usuali e note vengono rinegoziate, stravolte e restituite in una veste nuova quanto eccentrica. Rimane dominante la linea della pop song, ma non passano inosservate le varie contaminazioni presenti in ognuna delle sedici tracce che compongono uno dei dischi più originali del momento. Libero sfogo, quindi, a rimandi soul, funk, r&b e trip-hip hop perfettamente confezionati. Diversi brani interessanti e collaborazioni illustri caratterizzano l’intero cd. Il singolo Stylo, l’azzeccato duetto Albarn-Lou Reed in Some Kind Of Nature e il conclusivo Pirate Jet, sono senz’altro gli avventori più “à la page” di questa strampalata spiaggia. (Mauro Carosio)
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