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PATATELLISMI: ALFRED JARRY ED I SUOI DOPPI |
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ATTRAVERSO LO SPECCHIO DELLE SUE BRAME
Che la sadica passione con cui Jarry sottoponesse alcuni compagni di studio ad un simbolico decervellamento (6) attraverso l’uso di bendaggio, muri e carote fosse un chiaro segnale di comportamenti provocanti e provocatori non è mistero: la metafora del decervellamento risponde all’esigenza dello scrittore di mettere a nudo le convenzioni borghesi proprie della sua e, ancor oggi, della nostra epoca e l’estirpazione macchinosa della grigia materia preclude un’immissione di nuovi concetti, attraverso una morte simbolica del pensiero razionale per lasciare il posto ai dogmi dell’assurdo propri della Patafisica.
Jarry passa la propria esistenza attraverso un setaccio che screma la sostanza e la trasforma in assunzione dell'apparenza quale status unico dell'essere: egli diviene la propria creatura, atto unico di una partenogenesi letteraria che avrebbe, nel futuro prossimo venturo, creato maschere cinematografiche e musicali in cui il personaggio-fiction diveniva automaticamente l’identificazione unica del suo inteprete (si pensi allo Ziggy Stardust Bowiano o al Norman Bates di Anthony Perkins (7), tanto per fare due esempi lampanti). Se Ubu è grasso, tremebondo di fronte alla forza e smargiasso d’ innanzi alla debolezza, Jarry si ritrae, allo stesso modo, dal mondo femminile che non costituisca per lui fonte di sostentamento e si accompagna con amicizie maschili passive e sottomesse : l’aspetto dell’autore, grazie anche ad abbondanti assunzioni di assenzio, muta e si trasforma nella custodia-Ubu , Jarry esce allo scoperto e si mostra non più come l’Alfred ciclofilo e armigero ma come il Padre decervellatore, armato di uncino e phinanza (mascherati da bastone da passeggio) e con il tono grottesco e parodistico della maschera che annullano, per un pubblico–verità, la voce reale dell’uomo scrittore.
L’affermazione “…l’amore è un atto che non ha nessuna importanza proprio perché lo si ripetere all’infinito” che Jarry mette in bocca a Marcueil, personaggio principale del “Supermaschio”, tradotto teatralmente in “Questione di misura” (operina che merita per la sua attualità una riscoperta da parte del cosidetto teatro colto che predilige ripetere il canone Ubu all’infinito…) riassume il concetto oltranzista e oltraggioso della poetica Jarriana e si impone come un concetto che poco riscontro trova invece nelle assolute ripetizioni a cui assistiamo nel campo della cultura, ripetizioni pedisseque di strofe, immagini e suoni che impongono alla creatività il freno della commercializzazione: quanti artisti alla prima opera invenduta possono ripetere l’esperimento?
Note :
(6) Il Decervellamento avviene grazie ad una complicata macchina rotatoria che estrapola la materia grigia del malcapitato : simbolicamente Jarry otteneva con i propri pari lo stesso effetto bendandoli e spiaccicando vicino al loro orecchio una corta contro il muro.
(7) Anthony Perkins rimase “schiavo” del personaggio di Psycho, Norman Bates , sino alla fine dei suoi giorni, molto più di quanto non sia successo al Bond di Connery o all’Indiana Jones di Harrison Ford.
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