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ROCK EN SEINE - Paris, 28-29 agosto 2008
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The DØ
Sullo stesso palco è atteso il duo franco-finlandese The DØ, che con l’esordio The Mouthful ha raggiunto il disco d’oro in poche settimane, anche sulla scorta del singolo di gran presa On My Shoulders, trasmesso in heavy rotation dalle radio francesi. The DØ suonano un pop che si tinge di elettronica e di hip-hop; sulla scena sono aiutati da un batterista (che suona lo strumento più originale dell’intero festival: una batteria sovrastata da una campana formata da un tubo a cerchi concentrici, cui sono appesi piatti di ogni genere). Da come tengono la scena si vede che tanto il polistrumentista Dan Levy quanto la cantante-chitarrista Olivia B. Merilahti, nonostante la band sia nuova, sono dei professionisti; il pubblico è numeroso e sembra apprezzare, ma l’unica vera pecca del disco, alcune lungaggini inutili, si acuisce dal vivo: brani che potrebbero concludersi gradevolmente in quattro minuti, sono invece protratti con code strumentali del tutto inutili. Lascio quindi senza troppi rimpianti il concerto un po’ prima della conclusione, per avvicinarmi alla Grande Scène, dove alle 18.20 avrà luogo il concerto di Serj Tankian, vocalist dei System Of A Down, molto rimpianti non solo da me, ma anche dal folto pubblico (si vede dalle magliette) che lo attende; lo stesso che il giorno successivo attenderà con altrettanto entusiasmo l’altra metà dei SOAD, ossia gli Scars On Broadway (sui quali tornerò).

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