Ecco un cd che, come si suol dire talora, potrebbe interessare schiere diverse di ascoltatori: ad esempio chi ama le voci da streghette maliarde delle grandi songwriter nordiche, chi ama i brani spruzzati di elettronica e qualche dosato campionamento, chi vuole un jazz libero dalla ripetizione coatta di schemi logori, e sorprenda ad ogni brano. Pollock Project è al quarto disco, e ora in formazione c'è il chitarrista svedese Mats Hedberg, ottimo apporto, vedi l’introduzione ruggentemente blues di Nana, che poi incorpora invece sapori etno alla Joe ZAwinul, mentre Simone Salza rileva il posto che fu di Nicola Alesini ai sassofoni. Due cover tra i brani originali (splendido quello che intitola il disco) davvero sorprendenti: una So What davisiana tutta torsioni elettriche, e la struggente Watermelon in Eastern Hay di Frank Zappa, quella che in Joe's garage il Maestro baffuto immaginò come “the last imaginary guitar solo”. (Guido Festinese)
Jazz
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POLLOCK PROJECT - Speak Slowly, Please!
POLLOCK PROJECT - Speak Slowly, Please!
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POLLOCK PROJECT - Speak Slowly, Please!
2017-11-02 19:29:03
Guido Festinese
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