Siamo alle solite. Quando tutto sembra essere stato portato alla luce, in un delirio completistico che rasenta i limiti dell’ossessione, ecco che arriva un sentiero laterale che, con l’innocenza perversa delle scorciatoie, vi dice che no, non è così. I possessori dei monumentali box floydiani che raccoglievano apparentemente tutto se ne facciano una ragione. Qui c’è dell’altro, e sono cose ottime. Riferite al periodo ben noto della transizione tra gli ultimi bagliori del “diamante pazzo” Syd Barrett, e la gelida, perfetta luce del nuovo arrivato David Gilmour. In buona sostanza le session registrate per la Bbc e trasmesse perlopiù per Top Gear o per il programma televisivo Tomorrow’s World, con qualche puntata per la tele francese, e addirittura due brani non da poco (Astronomy Domine e Interstellar Overdrive) del 6 maggio ’68 trasmessi da Roma dalla Rai: era il momento in cui Floyd tentavano di soddisfare le richieste impossibili di musica di Antonioni per Zabriskie Point. Nel film venne usato solo qualche spezzone, loro incisero materiale per due cd, e fecero anche qualche concerto. Qualità sonora complessiva ottima, spesso cristallina, e un altro tassello importante della lunga transizione dal mondo colorato e sfuggente dei primi Floyd alla perfetta macchina da suono lucida e straniante del periodo successivo. (Guido Festinese)