La questione è delicata: può il leader dei Jam, una delle band più influenti del punk, il Cappuccino Kid degli Style Council, uno dei riferimenti dichiarati del brit-pop anni ‘90, passare indenne attraverso due serate alla Royal Festival Hall trascorse in compagnia di un’orchestra al gran completo? Trattandosi di Paul Weller, e dopo aver ascoltato questo doppio album (triplo ellepi, in entrambi i casi in aggiunta c’è anche un dvd), la risposta è sì. Registrato al termine del brevissimo tour dedicato alla presentazione del suo ultimo lavoro in studio, il live ripercorre integralmente i due concerti dell’undici (o del dodici) ottobre scorso: si parte con una versione di “One Bright Star” da “22 Dreams”, un mid-tempo nostalgico e romantico, una scelta rappresentativa di quella che sarà l’atmosfera di tutto il concerto.
“True Meanings”, il suo ultimo lavoro appunto, è presente quasi per intero; ad esso Weller alterna qualche brano dei Jam - “Boy About Town”, “Private Hell” e “Tales From The Riverbank” - un paio, tra i meno famosi, degli Style Council - “Have You Ever Had It Blue” dalla colonna sonora di “Absolute Beginners” e ”A Man Of Great Promise” - oltre a brani provenienti dagli altri suoi dischi solisti. Il rischio di una rivisitazione ampollosa e stucchevole del repertorio è presto fugata: Weller, oltre a non cadere nell’equivoco del rocker sessantenne convinto di essere sempre uguale a se stesso, non è tipo nemmeno da guardare indietro con lezioso compiacimento. Il risultato è un disco che sembra più un incontro tra vecchi amici, consapevoli del tempo che passa, ma comunque felici di essere lì, ancora insieme.