A dieci anni esatti da “Momofuku” (se non si conta il live “The Return Of The Spectacular Singing Songbook!!!” del 2012) il nuovo album con gli Imposters (Steve Nieve alle tastiere, Pete Thomas alla batteria eDavey Faragher al basso; quest’ultimo è l’unico membro che li differenzia dagli ‘storici’ Attractions) non ne ripropone le atmosfere rock-oriented. Delle dodici canzoni infatti, ma sono sedici se acquistate la deluxe edition, tre sono scritte insieme a Burt Bacarach - “Don't Look Now”, “Photographs Can Lie”, “He's Given Me Things” - rinnovando la fulgida collaborazione che produsse l'imperdibile “Painted From Memory”, ed una con Carole King - “Burnt Sugar Is So Bitter” - composta nel lontano ‘97 quando i due frequentavano lo stesso ristorante di Manhattan. Le restanti, tutte della penna di Declan MacManus, non si discostano dalle cadenze da crooner del Costello più intimista e quasi jazzato, a parte “Mr. and Mrs. Hush” e il singolo radiofonico “Unwanted Number”. Tra i bonus spiccano “Isabelle In Tears” per piano, voce e campanellini che se fosse ancora vivo Chet Baker rischierebbe di diventare un altro standard e la francofona “Adieu Paris (L'envie des étoiles)”.
Come si sarà capito inutile cercare il Costello incendiario degli esordi; ma pompieri con questaclasse e capacità compositiva, in giro se ne trovano ben pochi. (Danilo Di Termini)