Alberto N. A. Turra, chitarrista e compositore, è una figura eclettica e imprendibile. Per fortuna. Se c’è una cosa che manca, nell’affollato mondo musicale d’oggi, sono proprio i musicisti che sanno sorprenderti non perché fanno astratte petizioni di principio sul varcare i confini tra i generi, ma perché è il loro stesso operato pratico ad impedire che si chiudano le gabbie dei generi. Lui, lo sappiamo, è una delle menti di Mamud Band, gruppo che celebrai i fasti passati dell’afrobeat africano e nigeriano, c’entra con Turbogolfer, Nippon Eldorado e chissà quante altre situazioni. Però questo cd raccoglie invece sedici brani che, nel corso dell’ultimo quindicennio, Turra ha scritto per specifiche esigenze di colonne sonore cinematografiche. Dunque troverete qui schegge di desolato spaghetti western in musica, atmosfere nebbiose e sfocate, oppure dolcissime, o ancora d’assalto, come l’iniziale Otto haiku sulla morte, poco più di un minuto d’incendio chitarristico, come se il Ry Cooder di Paris, Texas avesse incontrato l’Hendrix che dava alle fiamme la Fender. C’è anche una splendida rilettura del Bolero di Ravel, e molto altro. Chi crede che una raccolta di temi per il cinema non possa vivere di vita propria qui ha di che ricredersi. (Guido Festinese)