Questo potrebbe essere il trentatreesimo disco di Bonnie Prince (comprese le uscite con l’identità di Will Oldham e dei vari Palace), ma ovviamente nessuno, nemmeno lui, può esserne certo. Limitiamoci allora a dire che si tratta del secondo album del 2017, dopo “Best trobadour”, l’omaggio al monumento country Merle Haggard. Ma anche con “Wolf of the Cosmos” siamo dalle parti del tributo, visto che in realtà si tratta di “Sonata Mix Dwarf Cosmos“, il primo disco della cantante norvegese Susanna Karolina Wallumrød (Susanna and the Magical Orchestra) completamente risuonato e cantato da Billy. A voler fare metacritica si potrebbe scrivere un saggio sui motivi di una simile operazione (che già altri hanno fatto: viene in mente “Kind of Blue” risuonato nota per nota da Mostly Other People Do The Killing o, in altro ambito, lo “Psycho” di Gus Van Saint girato con le stesse inquadrature e gli stessi tagli di montaggio hitchcockiani). Ma restando nella recensione musicale segnaliamo che il risultato è un eccellente album di folk tendente al country, mentre l’originale era contrassegnato da atmosfere più marcatamente jazz. Facendo suonare contemporaneamente i due dischi – i brani sono nello stesso ordine – il confronto non ha evidenziato differenze particolari nello svolgimento, per cui se già avete “Sonata” forse potete rinunciare a questo acquisto. Viceversa, un bel disco del Bonnie Prince più crepuscolare da aggiungere alla collezione. (Danilo Di Termini)