Spesso i tributi sono un buon modo per riscoprire gli originali; che altrettanto spesso sono meglio delle versioni rifatte che generalmente oscillano tra inutili fotocopie e rifacimenti così bislacchi da essere altrettanto inspiegabili. Per l’opera di Laura Nyro il rischio poteva forse essere minore visto che molte sue composizioni sono divenute famose nelle versioni di altri esecutori (“And When I Die” dei Blood Sweat and Tears, “Stoned Soul Picnic” dei Fifthdimension, “Stoney End” di Barbra Streisand). Con l’aiuto del produttore Larry Klein (anche dietro le quinte del tributo di Herbie Hancock a Joni Mitchell) il pianista californiano è riuscito a re-immaginare il book dell’artista scomparsa a 49 anni nel 1997, affidando i brani a dieci cantanti diverse, che inevitabilmente ne hanno segnato l’interpretazione: più classicheggiante la “New York Tendaberry” affidata a Renée Fleming, lineare “Upstairs by a Chinese Lamp” con Esperanza Spaulding e il soprano di Wayne Shorter, lunare la “Been on a Train” di Rickie Lee Jones (e Chris Potter al tenore), r’n’b la “Stoned Soul Picnic” di Ledisi e via via così con Dianne Reeves, Susan Tedeschi fino alla toccante “And When I Die” di Alison Krauss. Riuscito e consigliato. (Danilo Di Termini)