Cosa ne è di una sorpresa, quando passa il tempo? Se le va bene, si fa certezza o, meglio ancora, istituzione. Se le va male, resta un ricordo, che sbiadisce, buono magari per un futuro revival. Il primo disco dei FF fu una sorpresa, bella grossa: pop spigoloso, antenati ben chiari ma carica (e canzoni) viva e presente. Right Thoughts… arriva 10 anni e tre dischi dopo. Dopo, anche, gli esperimenti sintetici del precedente Tonight che, per dire, è uscito pure in versione dub. Arriva e prova a tornare all’impatto immediato e spiazzante dell’esordio: canzoni orecchiabili, ritmi danzerecci/indie. E l’impatto è immediato, non c’è che dire. Solo che non spiazza più. E così è gradevole farsi prendere dagli stacchi geometrici dei pezzi, dalle ballate che spandono melodia. Ma restano sospesi tra istituzione e ricordo, i FF di questo disco. Come ex sorprese al bivio. (Marco Sideri)